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Tania sfila il bronzo a Maria

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All'ultimotuffo Tania Cagnotto mette le mani sul bronzo europeo nella sua gara, quella dai 3 metri, dopo il titolo nel trampolino basso. E proprio con il salto conclusivo, dopo una gara tutt'altro che brillante, spezza il sogno di Maria Marconi, che chiude quarta per il secondo giorno consecutivo dopo la medaglia di legno nel trampolino da un metro. Niente doppietta d'oro dunque per la bolzanina, niente pass diretto per le Olimpiadi di Londra. Ai Giochi si qualifica la svedese Anna Lindberg, vincitrice della gara davanti alla russa Nadezda Bazhina. Nulla però è a rischio per l'azzurra in prospettiva olimpica, visto che ci sono ancora i Mondiali di Shanghai e la Coppa del mondo. La Cagnotto non si dice amareggiata per il terzo posto, nonostante il passo indietro compiuto in finale rispetto alle eliminatorie del mattino, dove aveva dominato. «Non ho bisogno di consolarmi perchè non sono delusa - racconta - le medaglie non possono mai deludere». Il padre allenatore Giorgio ammette: «Ci sono stati un paio di errori di troppo, forse ha sentito un pò troppo la pressione. Però fisicamente mi è piaciuta, siamo a inizio stagione e l'obiettivo sono i Mondiali». Cagnotto a medaglia, Marconi ai piedi del podio. Per la seconda volta in due giorni. Maria comunque è la nota lieta del pomeriggio torinese: seconda nelle eliminatorie, l'atleta romana è stata grande in finale, sempre tra il terzo e il quarto gradino della graduatoria. Alla fine è stata proprio la sua compagna di squadra a soffiarle il bronzo. «Non è bello dover rimontare quando davanti c'è una di noi e non è bello togliere una medaglia ad una compagna» riconosce Tania. «Mi dispiace più il quarto posto nel metro che questoperchè ho confermato di essere competitiva anche da 3 metri», sottolinea Marconi. «Maria ha ragione - commenta il suo tecnico, Domenico Rinaldi - perchè è un piazzamento che in una gara più tecnica ha un peso specifico sicuramente maggiore. Forse per come è andata la gara avrebbe meritato la medaglia, ma l'importante è che l'abbia vinta l'Italia».

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