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Fabrizio Fabbri Eccolo il successo che serviva, quello che potrebbe assestare la strambata giusta ad una stagione nata male e proseguita peggio.

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Grandeprova di squadra quella del gruppo di Filipovski con cinque giocatori in doppia doppia e citazione d'obbligo per Datome e Washington. Decisivo, quanto la difesa del terzo periodo (20-8 per la Virtus), è stato però Charlie Smith. Con la squadra in affanno e che aveva visto rientrare Milano dal -13 fino al -4 (63-59) ha fatto puntare su di sè le luci della ribalta. Due triple siderali, glaciale poi dalla lunetta e la firma di una schiacciata imperiosa, su assist di Washington, per far esplodere il PalaLottomatica. Roma ha scacciato via la paura ed è volata verso un successo corroborante. Ed ora la settimana di stop per l'All Star Game le potrà far caricare al meglio le batterie. Coach Filipovski però è atteso da un nuovo difficile compito. Sotto canestro i due pivot a sua disposizione, Crosariol e Traorè, sono oggi l'anello debole. È normale pensare che l'ultimo tesseramento a disposizione sarà speso in quel ruolo, a patto che arrivi un giocatore si spessore. Nel dopo partita Dan Peterson è stato critico con se stesso e la squadra: «Questa sconfitta è colpa nostra perché abbiamo avuto tutte le opportunità per vincere la gara quando siamo rientrati e non ci siamo riusciti. Forse siamo partiti troppo bene e questo spesso è ciò che un coach teme. Ho fatto tanti cambi, forse troppi, per provare ad avere giocatori freschi nel momento decisivo». Poi giudizi sui singoli: «Smith ha fatto un finale eccezionale ma dovevamo contenerlo meglio. A noi invece è mancato Hawkins che aveva un problema ad un ginocchio». Lapidario Filipovski: «Congratulazioni ai miei giocatori che hanno dato più del 100 per cento. Temevamo Milano, è una squadra che rispettiamo, così come rispetto molto Dan Peterson. Abbiamo giocato una grande difesa specie nella seconda metà di gioco». Prima della partita, sul parquet del PalaLottomatica, la rappresentativa giovanile regionale del Lazio s'è aggiudicata il Trofeo Cerioni sconfiggendo la Toscana 70-64.

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