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Tifosi infuriati a Trigoria, cori solo per l'Aeroplanino

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Lanotte del Golpe dell'Aeroplanino è tutta qui: dura lo spazio di cinque minuti ma basta a cambiare il corso della storia giallorossa. La macchina organizzativa del malcontento si mette in moto durante la Caporetto di Marassi. Chi vuole dimostrare la sua amarezza sa dove andare: Fiumicino o Fulvio Bernardini. I contestatori da aeroporto, però, non sono abbastanza organizzati da intercettare i contestati. L'aereo della Roma attera da Genova con un bel po' di ritardo, ma i 50-60 tifosi si sparpagliano alla ricerca del pullman «incriminato» e non se ne fa niente. La squadra esce da una uscita secondaria della zona Cargo e fila dritta a Trigoria. Al Fulvio Bernardini, invece, tira tutta un'altra musica. Camionette e blindati di Polizia e Carabinieri dappertutto, quasi un centinaio di tifosi appostati in macchina o sotto gli ombrelli. Prima del pullman arrivano nel fortino trigoriano i giocatori squalificati e il ds Pradè, reduce da Verona, poi alle 21.10 scatta l'ora X: forze dell'ordine in assetto da guerriglia, pullman bersagliato da uova, sassi e bottiglie di vetro con la colonna sonora dei soliti canti da contestazione. Cinque minuti dopo arriva il pullman ragazzi d Montella: l'Aeroplanino non c'è ma è incoronato. La volontà popolare è chiara: questo Golpe s'ha da fare. Intanto per la contestazione di sabato altri tre daspo per tifosi coinvolti negli incidenti. M. D. S.

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