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Roma a nervi tesi

Ranieri (S) e Reja (D)

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A nervi tesi, inevitabilmente. Ma proprio dalla tensione degli ultimi giorni all'interno dello spogliatoio giallorosso, esplosa a Marassi e poi maturata nonostante il successo contro il Cesena, Ranieri vuole trarre le energie necessarie per portare il derby di coppa Italia dalla parte della sua Roma (che stasera mostrerà sulle maglie per la prima volta il logo Infostrada, altro marchio del gruppo Wind) e andare poi ad affrontare la sua «ex» Juve ai quarti il prossimo 26 gennaio. Momentaneamente archiviata la questione Totti (che stasera sarà fuori per squalifica), la querelle del momento è quella relativa a Vucinic: che ha preso malissimo il cambio contro il Cesena e tra i due non c'è stato ancora l'atteso chiarimento. «Non dovevo parlare io con lui, il mio spogliatoio è aperto, quando ha voglia parliamo. Una spiegazione? No, forse la tanta voglia... dovete chiederlo a lui non a me, io non devo dare spiegazioni, io faccio l'allenatore e quindi scelgo: e devono rispettare le mie decisioni, sennò non si fa il bene della Roma. Quando ci stanno queste cose ci pensa la società (ieri a Trigoria si è rivista Rosella Sensi, ndr): io devo fare solo il bene della Roma, sempre. Una sua possibile cessione? Lui deve capire che l'allenatore lo vuole, la società lo vuole quindi Mirko rimane qui al cento per cento». E chiude l'argomento con la questione malumori. «Non ce ne sono, solo scazzi improvvisi e si fermano là: ma sono positivi, questi fanno bene e si possono trasformare in energia positiva. Il gruppo è allegro, tranquillo e si allena bene». E proprio da questo Ranieri cerca di ripartire per spostare l'attenzione e la tensione sportiva dei suoi sul d erby di questa sera: una partita che il tecnico giallorosso vuole vincere a tutti i costi. «È un derby vero - spiega - è un derby di Coppa Italia e alla coppa ci teniamo. Per cui faremo di tutto per vincerlo: altro che intralcio. Tutta la squadra, l'intero gruppo, è determinato a far bene». Impossibile estorcergli un favorito perché Ranieri, in questo senso, tiene il classico low profile della vigilia. «Di solito nel derby non c'è una favorita, noi stiamo facendo bene, loro sta facendo bene, faremo di tutto per vincere. Se la Lazio lotterà fino in fondo per lo scudetto? Non mi interessa chi sono le altre, noi dobbiamo stare tra quelle quattro o cinque che conteranno alla fine». L'assenza di Totti toglie Ranieri dall'impaccio di dover fare l'ennesima scelta scomoda: ma lui continua ad andare per la sua strada. «Non ci sono dei problemi. L'altro giorno leggevo che era la diciannovesima partita che andavamo in gol per cui non ci sono problemi: quelli arrivano solo quando prendiamo gol. Se riuscissimo a fare 19 partite senza incassare reti... L'autogol di Cesena? Fa parte del gioco. A Genova se non avessimo fatto quei 2 errori, saremmo tornati con 1-0 per noi». La formazione è fatta, pochi dubbi relativi alle condizioni di Cassetti e Perrotta. Se il difensore non ce la farà, slitterà sulla fascia Burdisso con Juan al centro (Rosi è la seconda scelta). A centrocampo è pronto Brighi. In attacco invece potrebbe scapparci la sorpresa, con Adriano che è entrato in ballottaggio con Vucinic. Certi di giocare solo Borriello e Menez.

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