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Muslera 5 Il gol di Denis pesa sulla sua coscienza e, dopo l'errore su Krasic, è sintomo di un momento tutt'altro che felice.

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Lichtsteiner5.5 Nel contesto di una partita generosa e piena di buone intenzioni pesano il clamoroso gol sbagliato sull'1-0 e il modo in cui si lascia sfuggire Sanchez per il primo pari friulano. Biava 6.5 Inizialmente in grande difficoltà contro la velocità degli avanti dell'Udinese, prende le misure col passare dei minuti e realizza una rete - la seconda in tre gare - degna del miglior attaccante d'area. Dias 6.5 Nella fase difensiva è come al solito il più sicuro ed efficace. Come se non bastasse riesce a servire l'assist a Biava confermandosi un'opzione importante nel gioco aereo. Diakité 5.5 Nei primi minuti sembra quasi che sulla sua fascia non ci sia nessuno tanta è la sua tendenza ad accentrarsi. Impreciso anche negli appoggi, cresce nella ripresa ma non abbastanza da non far rimpiangere Radu. Ledesma 6.5 Parte svogliato, quasi come fosse ancora stanco per «gli otto minuti giocati» a Torino. Poi diventa a poco a poco padrone del centrocampo e con Matuzalem si intende a meraviglia. Matuzalem 6.5 Come il compagno di reparto vive un primo quarto d'ora da incubo, in cui Isla e soci gli scappano da tutte le parti. Appena la Lazio esce dal guscio incomincia a dettare i tempi come sa e guida l'assalto finale. Mauri 6.5 Meglio a sinistra che a destra. Alterna giocate sopraffine a momenti in cui si estranea dalla partita ma, a conti fatti, la sua «anomalia» tattica resta un rebus irrisolvobile per le difese avversarie. Hernanes 7.5 Un gol, una traversa, altri due tiri neutralizzati alla disperata da Handanovic. Il brasiliano si regala una partita da finalizzatore più che da rifinitore e recita alla perfezione lo spartito. Il periodo di appannamento è solo un ricordo, da gennaio in poi si annunciano fuochi d'artificio. Zarate 6.5 Qualche gol sbagliato, tanti dribbling di troppo, la solita faccia esterrefatta al momento della sostituzione. Ma il Maurito di oggi è diverso anni luce da quello di qualche mese fa. In partita come non mai, presente in tutte le azioni pericolose, riesce a impressionare anche quando non incide sul risultato. Rocchi 6.5 Il ritorno dal primo minuto mostra un capitano non ancora prontissimo dal punto di vista fisico - cala visibilmente nella ripresa - ma capace di mandare i compagni in porta in più di un'occasione. Altruismo e serietà al servizio della causa. Kozak 6.5 Venti minuti in campo e un mezzo gol decisivo. A gennaio saluterà la comitiva ma, dopo Bologna, Fiorentina e Udinese, lascerà nei tifosi un ricordo molto molto dolce. Reja 6.5 L'allenatore migliore è il più fortunato. Se Kozak non fosse entrato nell'azione del gol decisivo si sarebbe discusso per 15 giorni della sostituzione di Zarate. Un po' il contrario di quanto successo una settimana prima a Torino. Stavolta gli episodi lo premiano in una partita in cui aveva dovuto schierare una formazione obbligata. Chiude al secondo posto un anno iniziato in zona retrocessione. E chiede rinforzi per regalarsi un 2011 ancora più luminoso. Carlantonio Solimene

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