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Roma senza pace

Juan dopo il gol

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Nemmeno un successo facile facile, con il minimo sforzo contro un Bari inesistente e un arbitro ben predisposto, hanno riportato il sereno in casa Roma. Alla fine di nuovo botte da orbi. Anche stavolta verbali ovviamente con Ranieri che s'infuria con Sky e la Sensi che mena a destra e manca sulle voci, insistenti, di un ritorno di Adriano in Brasile. Alla faccia della vittoria scaccia crisi, coi tre punti messi in cascina che fanno sorridere solo la classifica della Roma. Una classifica che dice quanto i giallorossi siano condizionati dall'Olimpico: 23 dei 26 punti attuali della Roma sono arrivati sul campo amico. In trasferta, fatta eccezione (mica male) del derby contro la Lazio i giallorossi hanno rimediato solo tre pareggi: il resto sono state solo sconfitte. Per il resto un altro pomeriggio di rancore, con molti giocatori in panchina a «rosicare» (Burdisso imbalsamato, Pizarro impietrito), qualcuno in tribuna a smaniare e gli altri in campo a soffrire sotto la «gnagnarella» romana e un freddo polare contro un Bari inguardabile. Con Totti che si ritrova sul dischetto la palla per toccare quota 250 gol ma che, vista la giornata, ha forse preferito rimandare la festa a un momento migliore. Non sbagliava un rigore in partita dal 27 maggio 2007 in casa con il Messina, poi dodici centri consecutivi. Il risultato della sedicesima giornata giallorossa di campionato dice che il Milan viaggia a dieci lunghezze più su, ma la classifica è ora più corta, la Roma è quinta e quindi in piena corsa Champions: che al momento resta il vero obiettivo di questo gruppo. Sulla partita poco da dire visto che i baresi hanno tirato in porta due volte, una delle quali a tempo scaduto rischiando anche di agguantare un immeritato pareggio. Con la Roma, dall'altra parte del campo che ha giocato al piccolo trotto, senza tanti titolari tra squalifiche, infortuni e punizioni e s'è affidata al solito inesauribile talento di Menez: ancora una volta migliore in campo, uno dei pochi in grado di illuminare un pomeriggio da Lupi. È mancato Totti che forse è meteoropatico e ha faticato ad entrare in partita, sbagliato un rigore, e calciato un paio di punizioni alle stelle. Meglio Borriello, solito guerriero che ci ha provato da tutte le parti: e c'era anche riuscito a realizzare il suo undicesimo gol in giallorosso, se l'arbitro Romeo non lo avesse fermato per uno stop giudicato irregolare: peccato, sarebbe stato davvero un gran gol. Ma il problema per l'attaccante giallorosso non è il gol mancato, ma la botta in faccia rimediata da Rinaldi in piena area barese in occasione del gol del vantaggio romanista. Era rimasto troppo in terra, s'era intuito che il problema non poteva essere solo la botta al volto e infatti i controlli effettuati subito dopo hanno evidenziato una frattura alla mascella: dovrà essere operato. Per farlo, ovviamente aspetterà di giocare la sfida di San Siro contro il Milan: sarà l'ultimo atto giallorosso del 2010 e dirà molto sul cammino futuro di Ranieri & Co.: ma non solo.

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