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Care Lazio e Roma fateci divertire

Lo stadio Olimpico di Roma

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Ci siamo, ore 15, tutti all'Olimpico per il derby n°135 di campionato. La Capitale si gode la partita più attesa sperando che prevalga la civiltà delle tifoserie rispetto alla follia dei soliti violenti. Una sfida capovolta rispetto ai pronostici della vigilia con la Lazio lassù e la Roma indietro per colpa di una partenza lenta. Il pareggio manca da quattro anni ed è uscito solo sei volte nelle ultime sedici occasioni, ma quello che sembra il risultato più probabile, non piace almeno a parole ai due allenatori. Reja e Ranieri hanno bisogno di una vittoria per opposti motivi: il primo per vendicare la sconfitta dell'anno passato e proseguire la serie positiva cominciata alla seconda giornata di campionato, l'allenatore giallorosso per mettere definitivamente alle spalle un periodo negativo e potersi fregiare di un tre su tre nel derby che pochi altri tecnici possono mostrare. Le quote degli scommettitori vedono la Lazio leggermente favorita: una vittoria biancoceleste è data a 2,40, quella giallorossa a 2,90 ma si tratta di un'inezia perché questa sfida è sempre un'incognita. Dal punto di vista tattico sarà un confronto speculare, rombo contro rombo, 4-3-1-2 per entrambe le formazioni. Lazio in formazione tipo con l'unica defezione dello squalificato Biava, Roma con qualche problema in più: senza Totti, anche lui finito nel mirino del giudice sportivo, e il pilastro della difesa Juan. Anche stavolta come sempre il derby è una medicina miracolosa in grado di curare stiramenti e distorsioni alla caviglia che in altri periodi della stagione avrebbero costretto al forfait a chiunque. E invece Burdisso c'è e a sorpresa spunta anche Pizarro per impreziosire il centrocampo della Roma. Sarà il derby di due esordienti, il brasiliano Hernanes da una parte, il bomber Borriello dall'altra ma sarà anche la sfida di chi cerca il riscatto. Floccari, dopo il rigore fallito l'anno scorso, Mexes e De Rossi che non hanno mai brillato troppo nelle partite contro i dirimpettai cittadini. Poi, quando l'arbitro Morganti farà rotolare il pallone, tutti i discorsi, le scaramazie, le alchimie tattiche non conteranno nulla. Solo cuore e orgoglio per vincere un derby e mandare all'inferno l'avversario di tutti i giorni. Si spera che sia una sfida tranquilla in campo e fuori. L'appello ecumenico del sindaco Alemanno è solo l'ultimo in ordine di tempo: il mondo collegato con l'Olimpico vuole solo vedere una grande partita di calcio. E basta.  

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