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L'Udinese non si ferma Ko anche il Palermo

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EJuve fermata sullo 0-0 dal Bologna, con il risultato che si fa riemergere prepotenti i dubbi sulle potenzialità dei bianconeri, prevedibili in attacco e lenti nel girare palla. Il tutto, in una domenica in cui l'ex giocatore del Cska Mosca finisce dritto in castigo perché, dopo avere dato sfoggio delle sue qualità intorno al ventesimo rubando palla a Britos e mettendo Quagliarella davanti alla porta, ha ingannato l'arbitro De Marco simulando una caduta su un presunto intervento di Portanova: Iaquinta, subentrato all'infortunato Amauri (problemi al tendine della caviglia destra, oggi gli esami), si faceva poi parare il tiro da Viviano e il punteggio non cambiava. Cambiava invece la partita di Krasic, che spariva dal campo fino a essere sostituito da Del Piero. «Non ha fatto apposta a cadere – lo giustifica a fine gara Del Neri – e non mi aspetto la squalifica per simulazione con la prova televisiva. Ha avuto la sensazione di essere stato toccato e lì finisce il tutto: è chiaro comunque a tutti che il rigore non c'era». «L'errore di Iaquinta è la testimonianza che lassù qualcuno butta anche un occhio su quanto succede da queste parti – è il parere di Malesani -. A causa di un fischio strano di De Sanctis in un Juve-Parma di qualche anno fa per poco non ci ho rimesso la carriera. Penso comunque che Krasic sia un bravo ragazzo: non mi sembra il tipo che vuole fregare gli altri». Si attendono ora le decisioni del Giudice Sportivo: se, esaminando le immagini fornite dalla Lega Calcio, riterrà che Krasic abbia simulato, scatteranno le due giornate di squalifica e la Juve dovrà fare a meno del suo apporto sabato a San Siro contro il Milan e la domenica successiva contro il Cesena.

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