Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Lazio resta umile

Igor Protti

  • a
  • a
  • a

Dal 2005 ha staccato la spina col mondo del calcio. Ha scelto di fare l'albergatore a Cecina, paese a due passi dalla «sua» Livorno. Per Igor Protti, 43 anni, niente calcio almeno per il momento, solo voglia di vivere una vita normale, senza pallone. Nella sua carriera tante squadre ma soprattutto Bari (quattro stagioni) e Lazio (due anni ma molto intensi). Insomma la gara di domenica sera al San Nicola è una delle sue partite del cuore. Partiamo dal passato, che ricorda degli anni baresi?«Arrivai nel '92 in serie B me ne andai da capocannoniere in serie A». Poi l'arrivo a Roma. «E che Lazio, quella di Cragnotti. Puntavamo in alto poi ci siamo ritrovati in brutte acque e Zeman venne esonerato e sostituito con Zoff». E in quel momento scattò la scintilla. «Già, col primo allenatore non andò bene, non legavo con i suoi schemi. Quando arrivò Superdino mi ripresi e segnai sette gol di cui uno alla Roma» Che ricorda del trenino? «Segnai al 91', eravamo in 10 contro 11 e non capii più niente. Andai sotto la Sud e mi buttai a terra con un esultanza che eravamo soliti fare a Bari. La cosa più divertente è stata vedere quel cameramen che perse la testa e ci seguì in quel trenino che stavo facendo con i compagni». Veniamo all'attualità. Bari-Lazio che partita si aspetta? «Innanzitutto bella perché sono squadre che giocano sempre per vincere. Mi ha sorpreso molto il Bari perché l'anno passato venendo dalla serie B ha fatto leva sull'entusiasmo e confermarsi non è mai facile. Invece, la squadra di Ventura sta disputando un ottimo avvio di stagione». E la Lazio? «Bene, mi piace la qualità a centrocampo. Mi piace Hernanes e stravedo per Zarate. E poi c'è Reja, un tecnico di quelli che parlano poco e lavorano molto. Un uomo di campo non come tanti allenatori che non vincono nulla eppure godono di una fama ingiustificata vivendo di fantasie...». Quanto rischiano i biancocelesti? «Tanto perché il Bari è molto pericoloso sugli esterni. Ledesma & Co. devono rimanere umili e sapere di trovarsi di fronte un avversario veloce nelle ripartenze. Ma anche i padroni di casa devono stare attenti perché la Lazio è una squadra di livello superiore che può tranquillamente tornare in Europa dopo una stagione fallimentare». Quindi occhio al Bari... «Ripeto la Lazio deve pensare di avere davanti l'Inter e così potrà tornare a Roma con un risultato positivo». Il pericolo è l'euforia... «So come funziona a Roma i tifosi laziali staranno parlando di scudetto e per me è giusto così. Meglio godersi i momenti belli, l'importante è che lo spogliatoio conservi l'equilibrio giusto per poter fare restare la Lazio in alto». L'ultima sul futuro. Che farà Protti da grande? «Per ora l'albergatore ma dopo qualche anno di lontananza dal calcio comincio ad avere una crisi d'astinenza. Come osservatore, team manager mi piacerebbe rientrare ma non sarà facile. Altrimenti, continuerò a seguire Bari e Lazio che sono sempre nel mio cuore».

Dai blog