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Fantasmi

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Juan (Foto Gmt)

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I fantasmi di Trigoria hanno nomi e cognomi. Brutte copie di leader ammirati nelle passate stagioni - da Juan e Mexes a Pizarro e De Rossi - o eterni incompiuti come Menez, punti di forza che la Roma sta perdendo per strada. I risultati vengono di conseguenza: zero vittorie in cinque partite ufficiali e dodici gol incassati, solo nella stagione 1950/51 si era partiti con numeri peggiori di questi. Che succede? Dei problemi generali si è detto e scritto: pessima condizione atletica, ansia da vittoria, caos societario. Nell'analisi di alcuni singoli si trovano altre risposte alla crisi. Partendo dalla difesa e da Juan, tornato dal Mondiale con le pile scariche. Dopo una stagione straordinaria, ora sembra quasi nascondersi nelle pieghe di una difesa colabrodo. I problemi di Juan sono più mentali che fisici: in Sudafrica ha perso forse l'ultima occasione di salire sul tetto del mondo con il suo Brasile. Peggio di lui sta Mexes. In ritardo sin dai primi giorni del ritiro e sempre più lontano dal progetto della Roma. Il contratto in scadenza e i dubbi sul rinnovo pesano sul suo rendimento. Mexes ha sprecato l'occasione di domenica con una delle peggiori prestazioni da quando veste la maglia giallorossa. Domani a Brescia toccherà ancora a lui, ma sabato rientrerà Burdisso e il francese tornerà a immalinconirsi in panchina. I problemi del centrocampo derivano soprattutto dalla flessione dei due uomini chiave, entrambi non assistiti dalla salute. De Rossi, disastroso in avvio e in lieve crescita nelle ultime due gare prima del nuovo infortunio deve fare i conti con una schiena spesso dolorante, mentre Pizarro è costretto a giocare «sopra» l'infortunio cronico al ginocchio e deve sempre fermarsi il giorno dopo le partite, come ieri. In più c'è un equivoco tattico: nel rombo uno dei due è costretto a spostarsi sull'esterno e puntualmente cala di rendimento. Aspettando Vucinic, il pezzo più deludente dell'attacco è Menez. E pensare che a Riscone sembra finalmente aver imboccato la strada giusta: concentrato e volenteroso, sempre tra i più brillanti. Ma ai primi veri esami ha sempre steccato, andando di male in peggio. Se continua così rischia di fare compagnia a Mexes per tutta la stagione. Ranieri è preoccupato. Ieri ha mostrato alla squadra i video sulla partita con il Bologna ma è stato meno severo nell'analisi rispetto ad altre volte. Per rianimare un gruppo impaurito adesso le urla non servono. Il tecnico ha parlato anche con la Sensi, ieri a Trigoria per la foto ufficiale: la presidentessa gli ha ribadito la piena fiducia. Ora bisogna ricominciare a vincere.  

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