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Tanti centrocampisti, tutti di qualità.

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Ilrovescio della medaglia è stata l'esclusione di Matuzalem, che è entrato in competizione con Ledesma e, ieri, non ha gradito la panchina. Il tutto ulteriormente esasperato da quanto accaduto nel finale. Il brasiliano si sta scaldando da qualche minuto per entrare, poi con Brocchi acciaccato arriva il momento della sostituzione ma Matuzalem non c'è più. Reja manda in campo Bresciano a freddo ma poi chiede spiegazioni. I medici rispondono che il brasiliano sarebbe corso negli spogliatoi per un attacco di colite. Il tecnico avalla davanti alle telecamere la versione ufficiale, ma dà l'idea di non drerci neanche lui. Tanto che in conferenza stampa lancia un avvertimento al «ribelle». «Non c'è problema se qualcuno si arrabbia se non gioca - dice - l'importante è che poi tutti si facciano trovare disponibili. Certo, se a inizio stagione c'è già gente che si lamenta se va in panchina o in tribuna allora non va bene, queste cose minano la compattezza del gruppo». Insomma: qui non si guarda in faccia a nessuno, il gruppo è sacro e chi non rispetta le regole si autoesclude. Così passa in secondo piano la delusione Zarate («deve trovare autostima, dopo un paio di passaggi sbagliati appare sfiduciato») e il dibattito sulla posizione di Hernanes: «Diamogli tempo, ma comunque non ha la consistenza fisica per fare lavoro di copertura e attacco insieme». La vittoria fa piacere, ma non bisogna comunque montarsi la testa. E a chi ipotizza il sesto posto il tecnico sorride e risponde: «Ci metterei la firma». Raggiante anche Lotito: «Continuamo a esprimerci con questo spirito e ci toglieremo belle soddisfazioni. Poca gente sugli spalti? La colpa non è mia ma della cattiva immagine trasmessa della tessera del tifoso». Car. Sol.

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