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Benitez ritrova Maicon in Olanda e progetta il cambio di modulo

Rafael Benitez

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MILANO - Nemmeno i primi 180' in Italia di Josè Mourinho, nel 2008, furono entusiasmanti: un pareggio e un successo in campionato, sofferti come quelli raccolti da Benitez con una Inter che ancora non è come la vorrebbe. Le concorrenti Milan, Roma e Juventus non stanno molto meglio. Ma la Supercoppa europea, la trasferta a Bologna e infine la vittoria con l'Udinese dipingono una squadra ancora un po' indietro dal punto di vista fisico e con parecchio da sistemare da quello del gioco. Nei piani di Benitez c'è un graduale cambio di modulo, ma evidentemente non è ancora il momento giusto. «Dobbiamo accettare i suoi modi di lavorare, siamo sulla buona strada, ma ci vuole solo un pò di tempo», spiega Stankovic, che salterà (come Thiago Motta, fuori altre 2-3 settimane) la trasferta di Champions di domani con il Twente per un affaticamento muscolare che si trascina da qualche giorno. Solo a gennaio potrà avere quei rinforzi che Moratti non gli ha concesso in estate. Per ora Benitez fa i conti con una squadra ancora alla ricerca d'identità, un pò come la prima Inter di Mourinho che insisteva senza profitto sugli esterni Mancini e Quaresma. La differenza è che adesso i punti di riferimento sono chiari: Maicon sulla fascia destra, Sneijder in mezzo al campo e Milito il più avanzato. Ma il brasiliano potrebbe rientrare in Olanda dopo due settimane alle prese con un ginocchio dolorante. In attesa di progressi tattici, i Benitez dovrebbe affidarsi ancora al consueto modulo. Con Maicon e Chivu (se smaltirà in fretta una botta al ginocchio) sulle fasce e Zanetti in mediana l'Inter dovrebbe ritrovare equilibrio e un gioco più lineare. Considerando però che la stagione è solo all'inizio, i tre punti potrebbero bastare.

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