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Tappeto rossonero

La presentazione al Milan di Zlatan Ibrahimovic a San Siro

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Tre punti con goleada e la presentazione di Ibrahimovic. Il Milan non poteva sognare un avvio di stagione migliore. Nella calda serata di San Siro il neopromosso Lecce di De Canio, vittima sacrificale della festa rossonera, rimedia quattro gol e una figuraccia inevitabile, mentre i solisti di Allegri deliziano Silvio Berlusconi, accorso in tribuna per accogliere il fenomeno svedese. «Ibrahimovic è un grande giocatore – ha dichiarato il presidente del Consiglio allo stadio – e completa la nostra rosa. Con lui saremo protagonisti in Europa e nel mondo. Allegri obbligato a vincere? È evidente». Un messaggio chiaro e preciso. A giudicare dal coraggio mostrato finora, Allegri non sembra aver bisogno di consigli. Il giorno del raduno, infatti, Berlusconi aveva spiegato le ragione della fine anticipata del rapporto con Leonardo: «Ronaldinho deve giocare dietro le punte. E non mi piace vedere Pato confinato all'ala destra». Chiaro, no? Eppure il tecnico toscano, dopo alcuni esperimenti estivi, è tornato al 4-2-fantasia leonardiano. Con ottimi risultati. Il Lecce visto ieri sera, è vero, è sembrato poca cosa. Gli uomini di De Canio hanno provato ad aggredire i rossoneri in avvio, cercando di impensierire Abbiati con un paio di conclusioni dalla distanza. Dopo pochi minuti, però, i rossoneri hanno preso il controllo delle operazioni e costretto i pugliesi a rinculare in blocco nella metà campo difensiva. Il primo a provarci è stato Seedorf all'8', con una percussione centrale fermata dall'ultimo ostacolo Donati. Al 14' le prove generali del primo gol: con uno splendido lancio di 50 metri Pirlo ha trovato Pato libero in area, ma il tiro del brasiliano è finito sopra la traversa. Questione di (due) minuti: al 16' Pato, smarcato da Ambrosini sulla destra, ha fatto partire un potentissimo destro incrociato rasoterra, imprendibile per Rosati. Il raddoppio è arrivato 7' più tardi, con Thiago Silva bravo a risolvere una mischia sulla linea di porta. Il centrocampo del Lecce si è definitivamente aperto, e così al 28' Ronaldinho è partito centralmente e smarcato Pato dietro la linea difensiva: il Papero ha saltato facilmente Rosati e depositato nella porta sguarnita. Partita chiusa e via alla festa di Ibra. Lo svedese è stato ufficialmente presentato ai tifosi nel corso dell'intervallo. In jeans e maglia sociale, Ibra è entrato in campo su un tappeto rosso e ha salutato la folla: «Sono qui per vincere, quest'anno vinciamo tutto». A giudicare dall'esordio di ieri, condito dal gol di Inzaghi al 90', il sogno di Ibra sembra davvero possibile.

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