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L'Italia di Prandelli riparte dai piedi buoni

Il ct della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli

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La nazionale italiana di calcio volta pagina dopo la figuraccia del mondiale sudafricano e presenta oggi il nuovo commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli. L'ex allenatore della Fiorentina pensa a una squadra dal tasso tecnico elevato. "Voglio proporre una nazionale italiana con giocatori di qualità. E ci sono - ha detto Prandelli nella conferenza stampa di presentazione stadio Olimpico di Roma -  Sarebbe bello iniziare con partite giocate bene e migliorare strada facendo, al momento non voglio pensare alle difficoltà, ma riparto dall'ottimismo". E la prima partita per la nuova Italia è dietro l'angolo. Il 10 agosto a Londra contro la Costa d'Avorio, infatti, Prandelli siederà sulla panchina azzurra per la prima volta affiancato da Pin come allenatore in seconda e come preparatore da Venturati, mentre Casellato sarà il collaboratore tecnico e  Di Palma il preparatore dei portieri. TORNARE NEL GOTHA - Prandelli ha sottolineato come questo sia "il punto più alto della mia carriera, le difficoltà ci sono ma vorrei partire con ottimismo e la giusta voglia di far bene, con determinazione e grande umiltà". Il ct auspica un ritorno degli azzurri nell'Olimpo del calcio dopo il quarto titolo mondiale vinto solo quattro anni fa da Marcello Lippi: "La nazionale vorrei vederla fra le prime quattro del mondo, questo è il posto che le compete". "Il nostro calcio riesce sempre a produrre giocatori - sottolina il ct - ma ci vuole programmazione e bisogna investire sul settore giovanile, allora c'è la possibilità di vincere". CASSANO E BALOTELLI SIANO SERENI - Dopo le polemiche che hanno accompagnato le convocazioni di Lippi per il Sudafrica, Prandelli non poteva non parlare dei talenti del nostro campionato che potrebbero essere selezionati. "Antonio Cassano? Non intendo fare i nomi. Le convocazioni saranno fatte su basi meritocratiche, conta anche la dignità e il rispetto dei ruoli", ha detto il ct.  "Cassano l'ho visto molto sereno, tranquillo e maturo, probabilmente anche grazie all'incontro con Carolina, sua moglie. Nella vita alcune persone, spesso le donne, ti possono dare il giusto senso. Balotelli? Non lo conosco e non posso dare giudizi. Posso solo dire che i ragazzi giovani hanno sempre paura di crescere e il consiglio che gli posso dare è di vivere in modo sereno questa professione privilegiata". Il ct non esclude l'impiego di giocatori naturalizzati. "Se gli oriundi hanno cittadinanza italiana e giocano benissimo faccio un discorso di meritocrazia, non vedo perchè non debbano essere convocati". La nazionale di Prandelli, dunque, si baserà sulla qualità, e non potrà prescindere dai giocatori del calibro di Gianluigi Buffon, reduce dei guai fisici che lo hanno estromesso dai mondiali dopo solo 45 minuti di gioco. Dopo Fabio Cannavaro, infatti,  molto probabilmente sarà il portierone della Juventus il nuovo capitano. AGLI EUROPEI SENZA PAURA - Il prossimo obiettivo vero per gli azzurri però è il campionato d'Europa. "Voglio portare all'Europeo un'Italia che abbia delle prospettive e un'idea di nazionale: non baratto niente con niente", ha detto Prandelli. A chi gli chiedeva se fosse disposto a scambiare un buon mondiale 2014 con una mancata qualificazione all'Europeo, Prandelli ha risposto secco: "Quando Buffon ha detto che sarebbe già tanto qualificarci era mosso da grande amarezza. Io non dico che voglio vincere l'Europeo, ma penso da subito alla qualificazione per arrivare a quella competizione con una squadra che abbia una identità e un suo progetto".  

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