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Cannavaro: la nostra sconfitta è il fallimento del calcio italiano

Il presidente della FIGC Giancarlo Abete

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Ultimo giorno in Sudafrica per la Nazionale. È durato pochissimo il Mondiale dei campioni del mondo che tornano a casa al termine della fase a gironi e dopo due soli punti in tre partite. I pareggi con Paraguay e Nuova Zelanda, la sconfitta con la Slovacchia. Tutto qui, è la peggiore Italia di sempre in una fase finale mondiale, il girone era più che abbordabile, ma gli azzurri non sono riusciti a vincere una sola partita e allora è giusto salutare il Sudafrica. «Le responsabilità sono tutte mie», ha detto ieri Marcello Lippi, già da ieri sera ex ct azzurro. Il futuro è affidato a Cesare Prandelli. Oggi non ci sarà nessuna conferenza stampa dell'allenatore viareggino, ha detto quello che doveva dire nel post-partita di ieri, si è preso le sue colpe e ha chiuso così la sua avventura con la Federcalcio. L'analisi del disastro italiano è affidata al presidente della Figc, Giancarlo Abete, e a capitan Fabio Cannavaro, un altro che ha chiuso ieri la sua storia d'amore con una maglia che ha indossato per 136 volte. Un record. ABETE - "C'è grande tristezza, ma abbiamo l'obbligo di ripartire, il primo luglio presenteremo il nuovo ct Cesare Prandelli", ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete all'indomani dell'eliminazione dell'Italia dai Mondiali. "Bisogna avviare - ha aggiunto il numero uno della Federcalcio - una riflessione sulla crisi strutturale del calcio italiano". Il nome dell'ex tecnico della Fiorentina era stato annunciato prima del Mondiale. "Prandelli è stato scelto non per il suo carattere ma per il tasso tecnico, per la capacità di lavorare con i giovani e di essere in una piazza come Firenze un punto di riferimento. L'obiettivo con Prandelli ct è quello di fare un operazione di lungo periodo e come è noto il suo sarà un contratto quadriennale, quindi finalizzato al prossimo Mondiale". "Non si tratta di essere pessimisti, si tratta di essere realisti e determinati", ha aggiunto Abete nella conferenza stampa dopo l'eliminazione dell'Italia. "Tutto deve essere valutato in base alle situazioni attuali. C'è legittima preoccupazione, ma non pessimismo". Il presidente della Ficg parla anche dei club italiani. "Le anime del calcio italiano sono la Nazionale e i club. C'è un problema soprattutto di qualità dei giocatori selezionabili. Molti grandi club non hanno calciatori italiani e quindi ottimi giocatori italiani sono poco esperti a livello internazionale". "La critica è sempre giusta, ma l'insulto è assolutamente gratuito. L'impegno c'è stato, così come la buona fede", ha aggiunto parlando sull'accoglienza che potrebbero ricevere gli azzurri al loro ritorno. "Se posso farvi una preghiera - ha detto ai media - è quella di dare il massimo sostegno a Cesare Prandelli che ha assunto un impegno gravoso". CANNAVARO - «È stata una delle serate più brutte, nessuno si sarebbe aspettato un mondiale così e che l'Italia finisse ultima nel girone, sapevamo che vincere il mondiale sarebbe stato molto difficile, ma la speranza era di andare avanti. Come la Corea? Questa è una sconfitta peggiore». Il capitano dell'Italia, Fabio Cannavaro, non cerca alibi e definisce la sconfitta con la Slovacchia e l'uscita al primo turno dell'Italia ai Mondiali in Sudafrica peggiore di quella contro la Corea del Nord nel mondiale del 1966. «È difficile spiegarlo, siamo passati da campioni del mondo ad essere eliminati al primo turno, forse abbiamo vinto il mondiale in età troppo avanzata e non abbiamo potuto riproporre la stessa squadra, come ha fatto la Spagna dopo aver vinto l'Europeo. Il mister ha cercato dei cambi anche rispetto alla Confederations Cup dello scorso anno e di portare qualcosa di nuovo, ma non è andata bene», spiega il capitano azzurro il giorno dopo l'uscita dal mondiale.  

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