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La Bestia si ribella

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Julio Baptista

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L'amarezza è una brutta bestia. Quella della Bestia, all'anagrafe Julio Baptista, arriva dal ritiro del Brasile in Sudafrica, dove Trigoria è lontana anni luce. Con la Seleçao, rispetto agli ultimi dodici mesi giallorossi, è tutta un'altra musica: panchina sì, ma fino a un certo punto. Baptista è uno dei «cocchi» di Dunga, uno che non salta una convocazione e che potrebbe anche contendere una maglia a Kakà. Tra la Bestia in gabbia con la Roma e quella libera di ruggire col Brasile, la verità, molto probabilmente, sta nel mezzo: «Nel mio primo anno in Italia sono andato bene, ho giocato molto e segnato gol importanti. Poi è arrivato un nuovo allenatore che non mi ha ritenuto adatto al suo gioco». Scarso feeling con Ranieri a parte, «la mia attuale situazione nella Roma non rovina la bontà del mio lavoro. Non so se rimarrò a Roma, adesso penso solo a vincere il Mondiale». La Roma, invece, pensa anche a venderlo senza rimetterci troppo. Il problema è che finora si sono fatte vive solo soluzioni (Galatasaray, Fenerbahce e un timido approccio del West Ham) non gradite a Baptista. Il Mondiale capita proprio a fagiolo e potrebbe sistemare le cose. Nel Brasile c'è anche un altro romanista scontento: Doni. Sfumato il Milan, per il portiere è arrivata a Trigoria, tramite il mediatore Bronzetti, una richiesta del Real Madrid, alla ricerca del secondo di Casillas (il contratto di Dudek scade tra undici giorni). Il giocatore, però, vuole un posto da titolare: il trasferimento a Madrid non lo garantisce affatto. Finirà, quasi sicuramente, con un nulla di fatto. Ieri pomeriggio, intanto, il ds Daniele Pradè è ritornato da Milano. Doveva essere il giorno per risolvere le comproprietà di Motta e Barusso, ma tutto è stato rinviato a martedì e mercoledì prossimi. Si va verso il rinnovo della compartecipazione per il ghanese (il Rimini sta vendendo la sua metà), mentre non è del tutto da escludere che il terzino possa restare a metà per un'altra stagione tra Roma e Udinese. Rosi, sempre in comproprietà col Siena, tornerà alla base, Curci non ancora. La metà non giallorossa del portiere è passata dal Siena alla Samp per 2 milioni e rotti. Per Burdisso, Knezevic, Valdes, Bellini, Behrami e tutto quello che continua a bollire nel pentolone del mercato, si vedrà più in là.

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