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Gli azzurri in credito con la fortuna

Mondiali 2010, Daniele De Rossi esulta dopo il gol

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Ma gli azzurri restano in credito con la fortuna Ma ci sono, per fortuna, anche notevoli margini di miglioramento. Certo, ha aiutato la solita «portierata» che è il marchio del Mondiale, però a conti fatti gli Azzurri restano in credito con la fortuna. Aveva scaldato il tiepido cuore dei tifosi italiani un avvio autoritario, pressione alta, decisione negli interventi, rivali quasi timidi spettatori. Però una così assidua attività non ha prodotto lo straccio di un tiro in porta, lanci lunghi e eludere le insidie di un prato reso viscido dalla pioggia intensa. Poi siamo tornati alla solita gnagnera di un gioco mai illuminato da invenzioni pregevoli, del resto gli artisti erano rimasti a casa, e si sapeva. Neanche i sudamericani avevano creato pericoli apprezzabili fino a quando, nella fase finale del primo tempo, un calcio piazzato ha visto il difensore centrale Alcaraz svettare su Cannavaro e De Rossi, imponendoci sofferta rincorsa. La domanda: in questa formazione votata alla solidità di gruppo, chi era in grado di tentare l'uno contro uno che spacca una difesa? Cambi felici nella ripresa, a parte quello obbligato di Marchetti per Buffon. Crescita esponenziale di Daniele De Rossi, giusto sia stato lui a tenere vive le ambizioni di passaggio del turno, i prossimi avversari saranno sicuramente più morbidi. Tra le perplessità della vigilia, poco spazio era stato concesso a un pesante dato di fatto: prima di anticipare le vacanze con la qualificazione in tasca, il Paraguay aveva dominato il torneo sudamericano, lasciandosi alle spalle squadre che si chiamano Brasile, Argentina, Cile e Uruguay. Nel girone che si incrocerà con quello dell'Italia, due vittorie: attesa quella dell'Olanda sui danesi, meno quella del Giappone sul Camerun. La sfida nordeuropea ha concesso poco allo spettacolo, forse soltanto gli addetti ai lavori hanno potuto apprezzare gli equilibri tattici e le linee cortissime di entrambe le squadre. Gli olandesi avevano prodotto più gioco, ma la sola occasione del primo tempo l'aveva mancata Bendtner, poi uno sciagurato autogol ha aperto la strada ai favoriti, prima che chiudesse i conti il solito, prezioso Kuyt. Bene Sneijder nella ripresa, impotente il suo collega interista Eto'o nel vano tentativo di tenere in piedi un Camerun inguardabile, il Giappone ha difeso in barricata, ma senza soffrire, il gol di Honda propiziato da un'imbarazzante difesa centrale africana. Oggi, dopo lo scontro tra le meno quotate del gruppo degli Azzurri, il Mondiale parlerà soprattutto portoghese. Nel pomeriggio con Cristiano Ronaldo impegnato a guidare la pattuglia lusitana contro la temuta Costa d'Avorio dell'ingessato Drogba. La serata vedrà l'esordio del Brasile che rimane, in linea con la Spagna, il favorito numero uno. Misteriosa come d'abitudine, la Corea del Nord tenterà di ripetere il colpaccio di Middlesbrough ai danni dell'Italia, difficile che i brasiliani siano in vena di altrettanto generosi regali.

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