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Camerun, solidi e compatti

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Eto'o con la maglia del Barcelona

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Li chiamano i «leoni indomabili» e non per caso. Un esempio? Il Camerun partecipa per la sesta volta assoluta nella propria storia calcistica ad una fase finale della Coppa del mondo. La prima, nel 1982: gli africani erano inseriti proprio nel girone eliminatorio degli azzurri, contro i quali uscrono a testa alta dal confronto diretto, disputato a Vigo e terminato 1-1 (gol di Graziani e pari di M'Bida). Il Camerun di oggi è una delle selezioni più quotate nel Continente nero: è forte, solida, compatta e formata da calciatori che hanno acquisito profonde esperienze un po' in tutti i campionati del mondo. La stella è l'interista ed ex Barcellona Eto'o, ma sono numerosi gli elementi di valore a disposizione del ct francese Paul Le Guen che, stanco della Ligue 1 e dei successi sulla panchina del Lione pigliatutto, ha accettato questa nuova scommessa. Il Camerun affronterà la fase finale di Sudafrica 2010 con l'obiettivo di ritagliarsi uno spazio ben definito nella geografia del calcio mondiale e magari con il sogno (proibito) di migliorare il piazzamento di Italia '90, quando arrivò, sospinta dai gol di Roger Milla, addirittura a disputare i quarti di finale contro l'Inghilterra. La squadra di Le Guen pratica un calcio veloce, senza fronzoli, esibendo un 4-3-3 molto elastico, che prevede Emana, Idrissou e lo spauracchio Eto'o sulla linea degli attaccanti, davanti a Mbia, Makoun e Song. Nella Coppa d'Africa dello scorso gennaio, il cammino del Camerun si è fermato ai quarti, dove i «leoni» sono stati sconfitti dall'Egitto che poi avrebbe rivinto il titolo continentale. Ma al Mondiale, si sa, il Camerun riesce a trasformarsi.

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