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Il capitano fa scuola in Vaticano

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seguedalla prima (...) il sacerdote-difensore dell'Università Gregoriana, infuriato per un gol concesso agli avversari, ha scalciato don Piermarini dei campioni in carica del Redemptoris Mater: si era procurato la punizione dal limite (dubbia) da cui era poi scaturita la rete contestata e per questa ragione si è meritato la pedata vendicatoria. Stavolta però l'ispirazione non era divina ma arrivava da più vicino. Il prete, infatti, aveva visto mercoledì sera Roma-Inter e aveva preso appunti su come e dove colpire proprio come Totti aveva fatto con Balotelli. Il cartellino rosso a Kugler ha chiuso la partita col 3-2 per il Redemptoris che ha passato il turno tra le proteste della squadra avversaria. Ma non è tutto, la metà dei calciatori della Gregoriana non partecipano al terzo tempo che in questa competizione prevede la preghiera collettiva. «Noi preghiamo un altro Dio», avrebbero detto per spiegare il rifiuto di ringraziare l'Altissimo contestando ai giocatori campioni in carica il modo con cui si erano procurati la punizione decisiva per la vittoria. A questo punto, dopo l'intervento di Napolitano che ha bacchettato Totti per quel gesto di follia, ci aspettiamo la scomunica di Benedetto XVI per il prete-difensore colpevole e anche per gli altri che hanno scelto di non recitare le orazioni previste dal protocollo. Poi magari interverrà il Codacons del Vaticano per chiedere la ripetizione della partita, infine i cardinali condanneranno il fallaccio del tedescone perché diseducativo per tutti quei giovani che assistono alle gare della Clericus Cup all'ombra del Cupolone. Senza dimenticare la richiesta di Daspo che scatterà automatica da parte delle autorità ecclesiastiche. Ora pro nobis. Luigi Salomone

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