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Daniele Palizzotto Il Foro Italico è pronto, le tenniste italiane anche.

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Toccheràa Flavia Pennetta (ore 14, diretta Rai Sport Più) aprire la semifinale della Federation Cup tra Italia e Repubblica Ceca, atteso prologo degli Internazionali d'Italia. In palio un posto in finale contro la vincente della supersfida Stati Uniti-Russia (orfana delle sorelle Williams e delle top five Safina e Kuznetsova) e soprattutto un record storico per il nostro tennis. Un successo permetterebbe infatti all'Italia di arrivare per la quarta volta negli ultimi cinque anni all'atto conclusivo della manifestazione e rincorrere la terza coppa. Classifica mondiale e campo amico dicono che l'impresa è possibile, ma la Fed Cup fa storia a sé. E poi il bilancio dei precedenti è in parità, benché l'ultima affermazione ceca risalga al 1993 quando ancora in campo c'era l'ex campionessa di Wimbledon Jana Novotna. La prima avversaria della Pennetta sarà Lucie Hradecka, preferita alla giovane Petra Kvitova che pur la precede in classifica (60 contro 74). Benché giustificata dai precedenti (la Kvitova ha sempre perso contro le italiane) e dalla maggiore esperienza della Hradecka, la scelta del capitano Petr Pala non può spaventare la nostra numero uno: «Siamo consapevoli della nostra forza - spiega la brindisina - e pronte a lottare». Sicuramente più difficile e incerto il match tra Francesca Schiavone e Lucie Safarova, mancina «poco costante ma comunque capace di grandi imprese», come sottolinea la Pennetta. I precedenti sono in parità, anche se l'azzurra ha vinto i due match giocati sulla terra. «Non sarà semplice - assicura la Schiavone - Dobbiamo rimanere concentrate, la compattezza è la nostra forza». D'accordo anche la Vinci: «Il nostro segreto sta nel gruppo: siamo molto amiche, praticamente siamo cresciute insieme». I preparativi degli Internazionali possono distrarre? «Tutt'altro - ribatte la Schiavone - Giocare a Roma è una consacrazione: siamo felici di affrontare la Repubblica Ceca in uno stadio prestigioso come il Pietrangeli». Tranquillo e concentrato anche il capitano Corrado Barazzutti: «Per vincere serve rispetto e attenzione. Non abbiamo dimenticato la sconfitta subita due anni fa a Napoli dalla Spagna: un'esperienza che ci è servita, le ragazze sono mature e concentrate». E pronte a riscrivere la storia del tennis italiano.

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