Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sarà Roma-Inter anche in Coppa Italia

Sconfitta a Udine per i giallorossi

  • a
  • a
  • a

UDINE - È sempre Roma-Inter. In coppa Italia e in campionato. Per la quinta volta negli ultimi sei anni saranno le due regine dell'era post-Calciopoli a giocarsi la coccarda tricolore il 5 maggio all'Olimpico, prima della penultima giornata di campionato. Al Friuli Ranieri raccoglie una sconfitta indolore, la prima dopo quasi 2 mesi (in casa col Panathinaikos) e tiene in mano l'occasione di centrare una storica doppietta. La Roma arriva a giocarsi una partita storica (può vincere la sua decima coppa Italia e cucirsi sul petto l'inedita stella d'argento) con molta più fatica di quanto previsto alla vigilia e al termine di un primo tempo da sbadigli. Chi ha visto Inter-Barcellona martedì scorso, è autorizzato a sospettare che ieri al Friuli si giocava un altro sport. Ritmi blandi, possesso palla della Roma, l'Udinese si sveglia dopo l'intervallo, segna ma non trova il raddoppio ed esce con rabbia. Alla fine i giallorossi perdono di misura nello stadio dove è arrivata anche l'ultima sconfitta in campionato prima dei 24 risultati utili consecutivi. Basta il 2-0 dell'andata - giocata il 4 febbraio, una vita fa - per centrare la sesta finale in assoluto negli ultimi otto anni. Marino si giocava l'Europa League e ha messo dentro i titolari, Ranieri no. Cinque cambi rispetto al derby, a riposo Totti, Vucinic e Menez - indicazione utile in vista della Samp - e in panchina anche Juan e Pizarro. Senza il cileno poche idee a centrocampo, Faty ha sofferto e sbagliato l'impossibile sulla sinistra, davanti l'inedita (e incompatibile) coppia Baptista e Toni ha datto il peggio di sé. Nel primo tempo la Roma controlla, l'Udinese si vede solo quando si accende Sanchez. L'unico intervento di Julio Sergio su un tiro fiacco di Pepe. I giallorossi si sistemano coperti con il 4-4-1-1 e forti del vantaggio accumulato all'andata non hanno interesse ad alzare i ritmi. L'Udinese si accorge solo nell'intervallo che la Roma reduce dal derby è svuotata e con la testa al campionato. Al 5' Di Natale ha la palla del vantaggio ma la calcia alta. La prima mossa di Ranieri a mezzora dalla fine: Menez al posto dello spento Toni, Baptista diventa il centravanti. Subito dopo è il turno di Tonetto che va a giocare esterno a centrocampo al posto di Faty in chiara difficoltà. Marino sostituisce un difensore, Ferronetti, con l'ariete Corradi. Sanchez chiede un rigore che non c'è, Ranieri mette dentro Vucinic per Baptista ma la Roma va sotto: ancora l'indiavolato Sanchez sfugge a Riise su un lancio di Inler e trova Julio Sergio impreparato sul suo palo. Mancano nove minuti, l'Udinese allora ci crede, Cassetti la aiuta rimediando la seconda ammonizione e lasciando i compagni in dieci. Taddei scala in difesa ma lascia troppo spazio a Pepe, il palo e Julio Sergio salvano la Roma sulla botta di Inler. Passano i giallorossi, sarà un maggio da impazzire.

Dai blog