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Cambia il Super10: tetto agli stranieri e tre promozioni dalla seconda serie

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Nellegiornate di ieri e oggi il presidente della Federugby Giancarlo Dondi ha riunito nella sua Parma il Consiglio Federale per tracciare il futuro dei campionati nazionali e dell'intero movimento nell'era Celtic League. In ritardo. Approvato l'ingresso di Benetton Treviso e Viadana (con il nome Aironi) nella lega dei Celti era necessario chiarire in fretta i termini in cui si svolgeranno i prossimi campionati nazionali, considerato che l'attuale Super10 agonizza tra incertezza, troppi stranieri e difficoltà economiche. Verranno confermate le tre promozioni dalla Serie A2 ed una sola retrocessione, ma il torneo rimarrà a 10 perchè Treviso e Viadana rinunceranno per dedicarsi solo alla Celtic. La A2 sarà divisa in due gironi secondo un criterio meritocratico, e verrà stilata la lista di 30-35 nomi di giocatori di interesse cui verrà corrisposto il contributo federale. Capitolo stranieri: molto probabilmente si scenderà a un massimo di quattro per squadra. Inoltre sarà nominato un Responsabile per l'Alto livello che coordinerà le nazionali, le due squadre in Celtic League e le Accademie federali. Con ogni probabilità il prescelto sarà l'attuale Team Manager dell'Italia Checchinato: la nomina potrebbe preludere ad altri cambiamenti nello staff azzurro. Il Consiglio, infatti, si occupa anche di Nazionale. L'Italrugby di Nick Mallett ha appena archiviato il suo terzo Sei Nazioni ed il bilancio non è entusiasmante. Gli Azzurri hanno conseguito l'obiettivo minimo vincendo con la Scozia, ma l'atteggiamento tattico ha convinto poco e la gestione dei giocatori ha confermato le incertezze già mostrate in passato. Mallett non è chiamato a guidare una Ferrari e i limiti del movimento sono noti ma, certo, ci si poteva attendere di più nella valorizzazione dei prodotti del vivaio. Il ct ha esordito tre anni fa schierando Masi apertura per l'intero Sei Nazioni, bocciandolo. Poi l'anno successivo ha commesso il sacrilegio di schierare Mauro Bergamasco mediano di mischia nel tempio di Twickenham, bruciando così Toniolatti. Nel frattempo sono stati utilizzati per l'esigenza del momento e poi accantonati al di là dei propri limiti Buso, Picone, Travagli, Marcato, Favaro, Sgarbi, Rubini, mentre sono stati protagonisti di "casi" mal gestiti i veterani Festuccia e Lo Cicero, e a Cardiff l'apertura Bocchino è stato schierato n.9! Anche gli assistenti Orlandi e Troncon sembrano in bilico, mentre Dondi parrebbe essersi pentito di aver rinnovato l'accordo con Mallett fino alla World Cup 2011.

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