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I biancocelesti decidono il tricolore: domani a Milano, poi Roma e Inter Rocchi pensa solo alla salvezza: «Non è fatta, servono punti a San Siro»

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.Domani tocca al Milan, più in là al derby e poi ancora l'Inter: su otto partite, tre sono contro le squadre in lotta per vincere lo scudetto e quindi la Lazio di Reja si ritrova a dover fare i conti con se stessa innazitutto ma anche con la lotta al vertice. Tre sfide chiuse in teoria ma i biancocelesti devono cercare di fare punti contro qualsiasi avversario. E il capitano Rocchi fotografa perfettamente la situazione parlando ai microfoni di Radio Radio: «Nessuno ha mai detto che siamo già salvi. Mancano otto partite alla fine e quanto fatto nelle ultime due è poco, anche se abbiamo vinto due incontri decisivi. Ora però dobbiamo dare continuità ai risultati, restando coi piedi per terra. Andiamo a Milano per un risultato positivo: se riuscissimo a vincere meglio ancora, il Milan sarà anche in difficoltà e con squalificati eccellenti ma gioca sempre a San Siro e per lo scudetto». C'è anche spazio per tirare su il morale al collega Zarate che non riesce ad essere decisivo come nella scorsa stagione: «Mauro non è a pezzi, sta vivendo il momento negativo di tutta la squadra. Con le qualità che ha e dopo il campionato dell'anno scorso, da lui si aspettava molto. Ma ha l'entusiasmo per far bene e si comporta in maniera perfetta: mi auguro che sia decisivo per questo periodo di stagione». Anche Brocchi si concentra sull'avversario di domani. I biancocelesti saranno arbitri della lotta scudetto ma in questo momento è prioritario puntare sui propri obiettivi: «L'unica cosa che non deve fare la Lazio è pensare che il Milan sia in difficoltà per mancanza di uomini. Li conosco bene, sono orgogliosi. Cercheranno di portare a casa la vittoria e noi dovremo stare attenti». Brocchi passa e chiude. È chiaro che i tifosi si aspettano un risultato positivo e soprattutto una vittoria nel derby. A quel punto la partita con l'Inter sarebbe solo una passerella per festeggiare i rispettivi obiettivi. I laziali saranno pure arbitri ma di parte: per sfavorire la Roma, naturalmente.

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