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Ecclestone annuncia nel calendario F1 l'entrata del Gran premio all'Eur

Bernie Ecclestone

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È fatta! Mancavano solo i cardini dell'ufficialità e le dichiarazioni di ieri dell'eccentrico patron della Formula Uno Bernie Ecclestone, ci assomigliano molto. Roma avrà il suo Gran Premio a partire dal 2013: tutta da decidere ancora la data esatta che comunque dovrebbe essere collocata verso la fine di agosto (scelta dettata dal fatto che in quel periodo la capitale accuserebbe molto meno l'invasione del circus iridato della F1) e che potrebbe far slittare l'attuale Gp del Belgio: essendo uno degli ultimi circuiti «veri» il cambio di data non lo penalizzerebbe più di tanto. «Roma entrerà in programma dal 2013 - ha detto Ecclestone in una intervista a Speedweek - e avremo 20 gare. E le squadre saranno contente»... figuriamoci lui che arriverà al numero tondo del business più pazzesco dello sport mondiale secondo solo a un mondiale di calcio e all'Olimpiade. Il boss della F1 Bernie Ecclestone, che più volte si era espresso a favore dell'apertura alla Città Eterna, realizza così il sogno di una vita e allunga la lista delle gare del mondiale: oltre a quella degli scontenti. E andrebbe anche bene se gli infelici fossero gli abitanti di Singapore, Valencia o Parigi (le altre città in lizza per un posto nel mondiale), un po' meno se a far casino sono i soliti «puzzoni» del Nord. L'annuncio di Ecclestone è stato infatti accolto, come al solito, senza riflessione dalla comitiva nordista tornata a tirare palate di robaccia sulla capitale. «È la sentenza di morte del Gran Premio di Monza» attaccano in una nota congiunta, i senatori della Lega Nord, Cesarino Monti e Giuseppe Leoni sui quali mette il carico da undici il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti della Lega Nord Roberto Castelli. «Chiedo alla Lega Nord di non votare da oggi in poi alcun provvedimento che preveda di erogare fondi straordinari per il Comune di Roma nel caso in cui detta amministrazione dovesse impegnare fondi propri per organizzare l'evento. Sarebbe infatti una beffa straordinaria che con i fondi dello Stato che, come noto, provengono in larga parte dal nord, si andassero a finanziare manifestazioni che danneggiano lo storico Gran Premio di Monza». Eppure Ecclestone è stato chiaro: «Porteremo a venti il numero di Gran Premi». Quindi nessun timore per il prestigioso Gp di Monza che rimarrà in calendario anche per i prossimi anni: almeno fino a prova contraria. E scatta già il toto-Gp, con i bookmaker pronti con le quote in mano che danno Roma, ovviamente strafavorita. Il progetto di Maurizio Flammini (che ieri ha commentato la notizia con un «tutto come da programma») ha infatti trovato non solo l'approvazione di Ecclestone, ma anche quella dei quotisti esteri: la realizzazione del Gp di Roma è considerata la più probabile e quotata a 1,80. Altre novità metropolitane nel calendario dei circuiti? Parigi è a 4,30 e Londra a 12,00. Alte, anche se l'idea finale di Ecclestone per moltiplicare il business e sfondare su un altro mercato finora considerato «minore», è quella di organizzare nell'arco dei prossimi dieci anni un Gp a New York. Dal Colosseo alla Grande Mela il sogno continua... intanto Roma ringrazia!

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