Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Un fuoripista inatteso e l'occasione di rimettersi subito in carreggiata

default_image

  • a
  • a
  • a

LaRoma va a Napoli per continuare la sua cavalcata inarrestabile in campionato - sette vittorie nelle ultime sette gare - e dimenticare l'addio amarissimo all'Europa. Ranieri guarda avanti e, per ora, si limita ad inseguire il Milan. «C'è una squadra che ha un punto in più di noi e vogliamo riprenderla. Ci aspettano due partite importantissime (sabato arrivano i rossoneri all'Olimpico, ndr) e non firmo per due pareggi: me le gioco. Il secondo posto è il nostro scudetto? Dire adesso queste cose è sbagliato. I conti li faccio alla fine. Dobbiamo pensare anche a tenere lontane le squadre che ci inseguono». Tra queste il Napoli, quinto e a dieci punti dalla Roma. Ranieri aveva avvisato i suoi: attenti al curvone. Ma la «speronata» del Panathinaikos è stata fatale. «Sì - ammette il tecnico - c'è stato il fuoripista però sono stati bravi i greci. Lo sport è così: guardate quello che è successo alla Kostner a Vancouver, si è allenata per anni e poi è scivolata. Noi abbiamo avuto dieci minuti di follia ma non devono portarci fuori strada: a Napoli voglio vedere la Roma che conosco, sempre a testa alta. I ragazzi devono reagire, lo sanno fare». L'ottimismo deriva anche dal possibile recupero di Julio Sergio: il portiere, confortato da un'ecografia con esito negativo di venerdì, si è allenato in campo, ha provato anche i rinvii ed è salito sul treno che ha portato la comitiva giallorossa a Napoli. Ma lui per primo non è convinto di giocare, sente ancora un leggero fastidio all'adduttore e non vuole correre il rischio di ricaduta: si deciderà dopo il test in campo nel pre-partita. È stato Ranieri a chiedergli di partire e forzare, un segnale che dimostra la scarsa fiducia riposta in Doni in questo momento. «Non so dire se Julio Sergio gioca o no, è in ballottaggio - spiega l'allenatore - se non ce la fa tocca a Doni». L'altro dubbio di formazione riguarda il partner in attacco di Vucinic, che ieri non si è allenato ma oggi sarà in campo. Totti e Toni sono rimasti a casa, Cerci è fuori corsa dopo il flop di giovedì, Menez parte favorito su Baptista. «Jeremy è pronto a giocare - conferma il tecnico - in coppa quando è entrato ha fatto bene. L'ho visto determinato e voglioso». In difesa previsti due cambi rispetto all'ultima gara: dentro Motta e Burdisso al posto di Cassetti e Mexes. L'altra assenza «pesante» nella Roma è quella di Pizarro («se c'era lui forse non avremmo preso i gol dal Panathinaikos», rimpiange Ranieri), ancora infortunato e sconvolto dal dramma che ha colpito il «suo» Cile. Ieri ha provato senza successo a mettersi in contatto con i suoi familiari, che vivono in una zona lontana da quelle colpite dal sisma ma comunque sulla costa e quindi a rischio-tsunami. Nel Napoli recuperano Lavezzi e Quagliarella, torna Gargano, fuori Dossena.

Dai blog