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«Ora sono più matura Farò bene»

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Hagià conquistato un podio, seconda nel gigante di Lienz, e ai Giochi invernali ne vuole un altro. Manuela Moelgg ha tutte le carte in regola per essere una delle protagoniste indiscusse della spedizione italiana alle Olimpiadi che si avvicinano e avrà la doppia chance dello slalom e del gigante per dimostrarlo. Quinta a Cortina, con le spalle coperte dalla collega azzurra Denise Karbon, Manuela è ancora in fase di preparazione, «mancano pochissimo - racconta - l'adrenalina sale ma non è ancora al massimo». Ma le idee chiare ci sono già: «Vado a Vancouver per conquistare un altro podio, cercherò di dare il massimo e spero di riuscire a fare ancora di più di quello che ho fatto finora». Un'intenzione che serve quanto i risultati per sbloccare una stagione e liberarsi di un «nodo alla gola». Manuela, classe 1983, originaria di Brunico (Bolzano) ha collezionato otto podi dalla prima volta di Aspen (nel 2004) quando brillò al secondo posto nello slalom di coppa del mondo. A Torino 2006 ha partecipato ma non gareggiava per vincere, almeno a sentire lei, da Vancouver 2010, invece, si aspetta molto di più. «Nel gigante e nello slalom - avverte - siamo una squadra molto forte e le rivali sono già in casa azzurra». Moelgg è una sorta di marchio di fabbrica e Manuela non è la sola «sorvegliata speciale» di casa. Con lei, infatti, in Canada ci sarà anche suo fratello Manfred, uno degli azzurri dello slalom. «Abbiamo questa doppia possibilità - racconta con una buona dose d'orgoglio - e siamo molto contenti. Abbiamo praticamente cinque chance per centrare una medaglia in famiglia e cercheremo di portarcela a casa».

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