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Roma: colpo grosso a Firenze

Mirko Vucinic esulta con i compagni per il gol-vittoria

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FIRENZE - La Roma vince sempre. Anche quando gioca male e subisce per ottanta minuti. Questione di carattere e di «fluidi» magici che in questa stagione vanno tutti dalla parte di Ranieri. Così si spiega il secondo posto in classifica che dopo la vittoria di ieri sulla Fiorentina è diventato «solitario». Staccato il Milan grazie all'ottava vittoria di fila e allungato addirittura a tredici il distacco dai viola che devono recuperare una gara proprio contro i rossoneri di Leonardo. Il posto in Champions, al momento, è in cassaforte e Ranieri eguaglia la sua striscia record di diciannove risultati utili consecutivi. Ora a un passo c'è la serie di Capello nel 2003. La Roma esce dal Franchi entusiasta dopo aver sofferto le pene dell'inferno. La Fiorentina di Prandelli meriterebbe di più ma paga i troppi errori sotto porta - a Gilardino non ne va bene una in questo momento - e deve inchinarsi a uno Julio Sergio straordinario. E' proprio il portiere il migliore in campo tra i giallorossi insieme ai centrali difensivi: il simbolo di una partita giocata tutta all'indietro. La Roma, come in tante altre occasioni, ha saputo colpire nel momento giusto l'avversario, come un killer spietato. La partita l'ha decisa Vucinic nella serata in cui Totti è mancato all'appello. Ranieri non guarda in faccia a nessuno e ha lasciato il capitano negli spogliatoi nell'intervallo: il tecnico non sbaglia una mossa e ora vede vicino Mourinho più di tutti gli altri colleghi. Incredibile. La Roma è partita bene e poteva far male subito alla Fiorentina con un cross di Pizarro che non è arrivato a Vucinic. Poi è stato dominio viola. Ma gli uomini di Prandelli non avevano fatto i conti con il portiere romanista che dice no due volte a Vargas, poi a Pasqual. La partita è tesa e spezzettata. Totti, fischiatissimo come gli capita in tutti gli stadi d'Italia tranne uno, discute con un massaggiatore della Fiorentina, poi Perrotta è ammonito per un fallo su Pasqual mentre Gilardino litiga a più riprese con Juan. Quindi De Silvestri grazia i giallorossi in un contropiede. Nella ripresa c'è subito Baptista al posto del capitano. Il brasiliano gioca largo a sinistra e il centravanti diventa Vucinic che al 3', su assist di Riise, spreca una grande occasione. Gilardino lo «imita» subito dopo: liberato da una giocata splendida di Jovetic spara addosso a Julio Sergio il pallone. Prandelli richiama in panchina il nuovo acquisto Bolatti e mette dentro Donadel. I viola dominano anche nel secondo tempo ma non la buttano mai dentro, la Roma resiste e Ranieri le chiede di vincere con l'inserimento di Menez per Taddei. Così all'82 arriva la rete insperata sugli sviluppi di un angolo spizzato da De Rossi e finalizzato da Vucinic. A nulla servono gli ingressi di Keirrison e Santana. Alla fine cantano i tifosi giallorossi che riempiono il settore ospiti. E' un anno magico, è giusto sognare. Sommando le età dei titolari in campo, la Roma ha 31 anni complessivi in più dei viola.

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