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Juve-Lazio è un pareggio

Juventus vs Lazio

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TORINO - Saccani cerca di affondare la Lazio, Mauri la riporta in vita sul campo della Juve e regala ai biancocelesti un punto d'oro per classifica e morale. Il rigore inventato dall'arbitro nel cuore del secondo tempo poteva essere fatale ma la reazione della banda di Ballardini conforta anche perché già oggi arriveranno a Formello rinforzi di qualità. E allora il pari di Torino può segnare la ripartenza di una squadra che stavolta ci ha messo il cuore. Zaccheroni conferma il «rombo» di Ferrara lanciando Candreva dal primo minuto e dando fiducia ai tre brasiliani molto criticati Melo, Diego e Amauri. Sull'altro fronte Ballardini conferma la difesa a quattro e lascia Kolarov nella sua posizione naturale. In attacco la stessa formula di domenica scorsa con Cruz preferito ancora una volta a Rocchi. Molti gli assenti da entrambe le parti ma pesano di più le defezioni tra i biancocelesti di Matuzalem e Floccari in attesa dei rinforzi che dovrebbero arrivare oggi a Formello. Tant'è, si parte e la Juve prova subito a pressare. Si gioca nel silenzio o meglio con i tifosi bianconeri impegnati a contestare la dirigenza del club e quelli biancocelesti a cantare i soliti cori contro Lotito. Cinque minuti e Candreva ha sul destro il tiro sbloccapartita ma lo fallisce calciando di piatto tra le manone di Muslera. La Lazio aspetta, si fa schiacciare, il centrocampo dopo un quarto d'ora è già nelle mani di Sissoko e Melo. C'è solo la Juve in campo, confusionaria quanto si vuole nella costruzione del gioco ma almeno ci prova, Zarate e co' non riesce mai a ripartire e soprattutto si difende troppo bassa quasi al limite dell'area di rigore. Così al 20' Diego impegna Muslera a terra e Stendardo è pronto ad anticipare Amauri sulla ribattuta. Al 40' la prima conclusione biancoceleste: un sinistro «strozzato» di Mauri, nel mezzo una Juve senza idee a caccia del gol con la forza della disperazione. Sulle palle alte si soffre ma per il resto il fortino resiste per tutto il primo tempo. Si riparte senza cambi a Zac e Ballardini si vede che a loro va bene così. Candreva apre le ostilità, Muslera è pronto alla deviazione in angolo. Ancora Juve: grande giocata di Diego e il portiere uruguaiano è salvato dal palo. Baronio commette fallo al limite, Del Piero scarica sulla barriera. Ora i padroni di casa vanno all'assalto e la Lazio comincia a soffrire perché davanti c'è il deserto. Cala Dabo e Diakité non riesce più a tenere l'arrembante De Ceglie. La svolta al 23': il cul di Zac si materializza in Saccani che inventa un rigore per un fallo inesistente di Diakitè su Del Piero (c'è un leggero tocco ma fuori area eventualmente). Lo stesso Pinturicchio realizza e infligge l'amara punizione alla Lazio. Ballardini corre ai ripari inserendo Rocchi e Lichtsteiner al posto degli stanchissimi Dabo e Firmani. La reazione c'è e porta il pari grazie a una pennellata di Zarate che Mauri imbuca alle spalle di Manninger. Nei festeggiamenti colpo di Baronio involontario e l'autore del gol viene steso da una testata fatale tanto da costringere Ballardini al cambio con Siviglia. Si soffre nei cinque minuti di recupero ma esce un pari d'oro per la Lazio contro una Juve su cui Zac dovrà lavorare. Tanto.

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