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Il Napoli sbatte contro il muro-Genoa

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Peruna notte è di nuovo terzo posto a pari punti con la Roma. E' anche il 15° risultato utile consecutivo. Eppure il Napoli non esulta. Gioco lezioso e impacciato. Un'involuzione che non è piaciuta a Mazzarri.Il Genoa invece esce dal San Paolo portando via ciò che voleva: un punto e la dimostrazione di poter dire ancora la sua in chiave europea. Alti i ritmi e forte la corsa. E' l'inizio di gara. Un fuoco di paglia destinato a spegnersi sotto la pioggia battente che rende il campo pesante. Nessuna delle due squadre sfrutta le corsie esterne, Maggio, annullato da Criscito e infortunato, sarà sostituito da Zuniga (inconsistente). In mezzo eccessiva l'imprecisione di Gargano, superiore la prova di Cigarini che costringe Milanetto a marcarlo a uomo. Attacco e centrocampo azzurro non girano e così ancora una volta la difesa è il punto di forza. Davanti a De Sanctis non si arriva. Cannavaro su tutti. In serata di grazia, il capitano azzurro è impeccabile su Suazo, il più pericoloso di un Genoa ordinato. Non difende solo, attacca anche. Al 44' azione personale e insistita che non trova fortuna ,ma la traversa. Nella seconda frazione di gara nonostante le iniezioni di forze fresche il risultato non cambia. Nell'altro anticipo le accelerazioni del Bari fanno la differenza: 4-2 sul Palermo al termine di una gara bella e intensa. I pugliesi subito avanti con Bonucci e Alvarez, ma al 28' Cavani riapre i giochi. Nella ripresa gran numero e gol di Pastore. E' pari. Momentaneo perché Liverani si fa espellere. Barretto trasforma il rigore (11 reti in questo campionato) e Koman chiude la partita. Il Bari interrompe la sua striscia negativa, il Palermo quella positiva di sette risultati utili.

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