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Sesso, cinghiale e shampoo doping fa rima con fantasia

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Unaspiegazione divertente la diede proprio Mutu quando venne fuori la sua positività per cocaina ai tempi del Chelsea. Spiegò di averla presa «per migliorare le prestazioni sessuali». Aveva infatti conosciuto una pornostar romena, e voleva essere all'altezza. La cocaina ha fermato anche Maradona ed il suo amico Claudio Caniggia, mentre per la polvere bianca hanno dovuto smettere di giocare (doppia positività) l'ex juventino Jonathan Bachini ed il portiere di Perugia e Crotone Angelo Pagotto. Ora rischia la stessa pena l'ex doriano ed empolese Flachi, mentre una sola positività, sempre per coca, è stata fatta registrare da Mark Iuliano e dal palermitano Carrozzieri. Lungo l'elenco dei positivi per altre sostanze. La madre di tutte le positività fu, nel settembre del 1990, quella al Lipopill di Peruzzi e Carnevale. Il portiere cercò di spiegare il fatto raccontando il fatto che «il Lipopill ce l'ha dato mia madre per smaltire una cena troppo generosa cucinata da lei dopo la gara con il Benfica». I giudici non gli credettero e lui e Carnevale vennero squalificati per un anno. Numerosi i casi di positività al nandrolone, spesso cancellati a colpi di spugna, ovvero sentenze con pene non superiori ai quattro mesi. Bucchi e Monaco, del Perugia, spiegarono la loro positività con il fatto che avevano «fatto una abbondante grigliata di carne di cinghiale». Per Fernando Couto fu invece «tutta colpa di quello shampoo che conteneva nandrolone. E con la chioma che ho, io devo usarne molto». Blasi disse che «deve essere stato lo schiarente che uso per i capelli»: anche lì c'era del nandrolone. Sospesi per la stessa sostanza, e dopo spiegazioni più o meno fantasiose anche Gillet (Bari), Torrisi (Parma), De Rold (Pescara), Caccia e Sacchetti (Piacenza) e lo juventino Edgar Davids («avevo la tosse e ho usato uno sciroppo omeopatico che conteneva nandrolone»). Famoso il caso di Marco Borriello, sospeso tre mesi . La corte fu clemente perchè tenne conto anche della spiegazione fornita da Belen Rodriguez: «Dopo un rapporto sessuale non protetto - spiegò - Marco s'è preso la mia stessa infezione vaginale e gli ho consigliato di usare la crema al cortisone che il mio medico mi aveva prescritto».

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