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Toni da podio

Roma-Genoa 3-0: l'esultanza Luca Toni (Foto Gmt)

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{{IMG_SX}}Difficile pensare a una domenica migliore per la Roma. Ranieri, al termine di un weekend praticamente perfetto, centra contro il Genoa la vittoria numero 300 in carriera, si ritrova terzo in classifica con la «sua» Roma due punti sopra la Juve: con la quale ha più di un conto in sospeso. E sabato scontro diretto a Torino. E, come se non bastasse, per completare la domenica perfetta, perdono punti tutte le dirette concorrenti per un posto in Champions: Juve ko a Chievo e clamoroso scivolone della Fiorentina in casa col Bologna e Napoli (sorpassato pure lui) costretto al pareggio dal Palermo al San Paolo. Ma la cosa migliore comunque avviene sull'Olimpico amico, quello di Roma, dove i giallorossi schiantano il Genoa con un secco 3-0. Il risultato è netto come la supremazia in campo e la voglia di questo gruppo di tornare a ridosso delle prime in classifica. Funziona tutto, la squadra gira a mille e finalmente si sblocca Toni che alla sua seconda uscita in giallorosso davanti al pubblico di casa realizza il primo gol, anzi due (il secondo da attaccante vero, alla sua maniera), con la maglia della Roma. Romanisti in delirio con il gesto dell'orecchio sotto la Sud divenuto ormai il nuovo saluto quotidiano per le strade della capitale. Col Genoa apre Perrotta (ancora una volta tra i migliori), poi l'uno-due di Toni che chiude definitivamente i giochi. Nel mezzo tanto gioco, concreto, sicuramente meno spettacolare di quello mostrato dalla Roma di Spaletti, ma sicuramente più consistente e senza mai, o quasi, regalare nulla agli avversari (tranne un paio di farfalle inseguite inutilmente da Julio Sergio) E tutto senza i due punti di riferimento di questa Roma, Totti e De Rossi, non ancora al cento per cento e «risparmiati» da Ranieri proprio in chiave-Juve. Il rombo di centrocampo funziona anche con Brighi vertice alto, Perrotta che si sacrifica sulla sinistra e Pizarro che resta basso davanti alla difesa. Lì davanti poi Toni e Vucinic s'intendono a meraviglia e non è un caso se entrambi i gol di Toni arrivano da assist del montenegrino: anche lui da segnalare tra i migliori. Benissimo Pizarro e Juan, due dei pilastri sui quali Ranieri ha poggiato le fondamenta di questa nuova Roma che continua a far registrare numeri da capogiro: quattordici risultati utili consecutivi (ultima sconfitta a Udine a fine ottobre). Eppoi otto punti recuperati alla Juve, sempre nella gestione Ranieri che ha risolto anche il problema atavico della Roma: la difesa, con due soli gol incassati nelle ultime sei partite (quelli dell'amaro pareggio a Cagliari). Il bilancio fa ventuno punti nelle ultime nove gare: media pazzesca, tre punti più dell'Inter capolista, con dodici vittorie nei tredici match casalinghi giocati. Paradossalmente, il problema Ranieri lo dovrà affrontare adesso, proprio a ridosso della sfida che vale una stagione: soprattutto per lui nonostante il tatto dimostrato ieri. L'enigma sarà quello di decidere chi dovrà uscire per lasciar spazio a Totti che sabato riprenderà il suo posto da titolare contro la Juve... ma per decidere Ranieri ha tempo, ora è giusto che si goda qualche giorno ancora la «sua» Roma.

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