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Roma, è Toni mania

Luca Toni della Roma

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Ariete, boa o «intruppone», per dirla alla romana. Di sicuro un'arma in più al servizio di Ranieri. Al debutto da titolare Luca Toni ha già cambiato il modo di giocare della Roma. Meno scambi nello stretto, più lanci a scavalcare il centrocampo: il canovaccio di sabato, pur in condizioni particolari vista l'espulsione di Doni e l'uscita di Vucinic, è stato un primo assaggio del nuovo «stile» giallorosso. Aspettando il rientro di Totti, Toni è riuscito in appena dieci giorni a diventare un punto di riferimento imprenscindibile in attacco. Non ha ancora segnato, ma gli ottantadue minuti con il Chievo hanno riconsegnato al calcio italiano un giocatore tutt'altro che finito come lo aveva «bollato» Van Gaal in Germania. «Un muro» lo ha definito il tecnico dei veronesi Di Carlo. I suoi difensori gli sono sbattuti contro in continuazione e sono usciti a testa bassa dal confronto. Nell'analisi numerica della partita di sabato c'è tutto Toni. Nessuno ha subito tanti falli come lui, 13 contro i 4 di Baptista, Pizarro e Taddei, quasi altrettanti quelli commessi: 9. Il suo strapotere fisico lì davanti ha consentito alla Roma di tenere in pugno la partita nonostante l'inferiorità numerica e anche l'occasione di chiuderla grazie al rigore conquistato con la giocata più bella della serata. Colpi di testa e non solo. Toni ha realizzato 7 dribbling di cui 5 «utili» e 3 sponde di piede. 40 i palloni toccati (di cui 10 in area di rigore) nell'arco della gara, un numero notevole se paragonato al resto della squadra. Soltanto il regista Pizarro, Riise e Taddei ne hanno giocati di più: rispettivamente 66, 62 e 51. Il dato sottolinea come il nuovo attaccante giallorosso sia rimasto sempre al «centro» della partita e quanto i compagni lo abbiano cercato con frequenza. Il gol arriverà, intanto Ranieri si gode il regalo di Natale della società e studia la Roma «vera», quella con Totti e Toni insieme e, qualche volta, anche Vucinic. Potrebbe proporla domenica con il Genoa, non domani in coppa Italia: il bomber modenese è uscito con i crampi dalla partita con il Chievo e con la Triestina dovrebbe restare a riposo. Toni è entrato in punta di piedi nello spogliatoio giallorosso e ha già conquistato la simpatia di molti a Trigoria grazie alla parlata emiliana. Sorridente fuori dal campo, serio e costante durante gli allenamenti. I suoi compagni mondiali, Totti, De Rossi e Perrotta, lo stanno «scortando» in questi primi giorni nella Capitale. Sabato l'ha raggiunto l'inseparabile fidanzata, Marta Cecchetto, con cui ha lasciato lo stadio dopo la vittoria con il Chievo. Nei prossimi giorni sceglieranno insieme la nuova casa di Roma: tra allenamenti, ritiri e partite Toni non ha ancora avuto di tempo di farlo da quando è diventato giallorosso. Alloggia ancora in albergo e andrà a vivere all'Eur, non lontano da Trigoria. E da Totti. L'amico con cui vuole arrivare a braccetto in Sudafrica.  

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