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Befana di speranza

Zarate

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Dolcetti per una vittoria scacciacrisi oppure carbone per un altro passaggio a vuoto. Alle 5 della sera la Lazio scoprirà se lo scontro diretto contro il Livorno, sarà la partita della rinascita oppure la nuova tappa della via crucis. In ogni caso sarà una Befana di passione e speranza per i tifosi biancocelesti che si presenteranno alle 15 nel freezer dell'Olimpico e per il presidente Lotito reduce da una lunga vacanza di lavoro a Cortina. La novità positiva sarà l'esordio di Floccari (forse a partita iniziata) per il resto sarà ancora una squadra rabberciata a centrocampo con Baronio e Firmani reduci di una reparto falcidiato da acciacchi (Brocchi e Matuzalem), da infortuni (Dabo e Foggia) e da scelte discutibili (Ledesma). Tant'è, c'è poco da stare allegri ma servono tre punti per rendere credibile la rimonta e presentarsi con un piccolo vantaggio agli scontri diretti in trasferta con Udinese e Atalanta. Ballardini ha provato il tridente pesante con Rocchi, Floccari e Zarate retrocedendo Mauri tra le riserve ma alla fine dovrebbe scegliere l'atteggiamento tattico più prudente. Di certo con l'arrivo dell'ex genoano c'è davvero l'imbarazzo della scelta in avanti e il tecnico non sembra molto contento: «Nella rosa abbiamo Makinwa, Inzaghi, Zarate, Rocchi, Cruz, Foggia e ora Floccari: così sono troppi. Cruz? Ha un problema, gli anni passano per tutti». E l'ariete argentino non è stato nemmeno convocato. Ma nella conferenza stampa di ieri Ballardini ha anche chiarito la sua posizione su Kolarov oggetto del desiderio di Moratti: «Premesso che è un grandissimo giocatore e merita di stare in qualsiasi altra squadra al mondo, non ci sono calciatori insostituibili. Non dovete chiedere a me se sia sul mercato: io fornisco un mio parere ma non sono io a decidere». Poi parte un duro sfogo nei riguardi di Pandev: «Il ragazzo non aveva più voglia di rimanere: prima lui si liberava della Lazio e prima iniziava a guadagnare cifre più importanti da un'altra parte. Poi, non credo sia giusto dire che per quattro mesi è stato messo in una gabbia senza assistenza medica. In aula ho solo detto che il giocatore si allenava con la squadra per tutta la settimana fino alla vigilia della partita. Probabilmente chi dice cose non sempre vere manca di etica e professionalità». Spazio anche al Livorno, a una gara piena di insidie che la Lazio deve vincere a tutti i costi: «È una partita molto delicata - spiega il tecnico - contro una squadra che nelle ultime partite ha fatto buone prestazione e tanti punti. Saranno concentratissimi, tutte le loro energie sono per il raggiungimento della salvezza». Cosmi sposa il catenaccio: Danelivicius unica punta, Lucarelli e Tavano in panchina. Ballardini spera di ritrovare la vena dei suoi bomber per festeggiare il compleanno numero 110 del più antico club della Capitale.

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