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Intanto il Milan si "misura" a Firenze

L'allenatore del Milan leonardo

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MILANO - Al Manchester sarà meglio pensarci nel 2010. La trasferta di stasera contro la Fiorentina «è un test rilevante» per il Milan: ne è sicuro Leonardo, che attende l'ultima partita del 2009 per stilare il primo parziale bilancio di questa stagione. «Sarà una partita molto molto importante, chiudere l'anno in un certo modo sarebbe utile», ha osservato il tecnico rossonero, convinto che la sua squadra abbia già smaltito la sconfitta con il Palermo, «perchè non è un risultato che può cambiare il nostro umore». Leonardo deve sciogliere diversi dubbi, tra cui la presenza di Ronaldinho, e intanto respinge le critiche ricevute sul modulo. «Non credo che sia spregiudicato, credo nell'interpretazione dei ruoli e nella disponibilità a fare certe cose. Se ci sono queste cose - puoi giocare con quanti uomini vuoi in attacco». A eventuali malumori interni allo spOgliatoio, Leonardo risponde chiarendo che «tutti sono stati un pò in panchina e un pò in campo, è una regola naturale». Tra i convocati, ricompare il nome di Gattuso che partirà dalla panchina. In difesa, niente da fare per Thiago Silva: al suo posto giocherà Kaladze. In casa-Fiorentina Prandelli recupera Mutu, che potrebbe partire titolare. Mancheranno, invece, sia Jovetic che Marchionni, oltre agli altri due infortunati Gamberini e Zanetti. Nell'anticipo delle ore 18 sfida salvezza tra Bologna e Atalanta.

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