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Di Centa urla la carica azzurra

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dall'inviatoSimone Pieretti TORINO Meno novantanove giorni: è partito il count down per l'inizio della prossima Olimpiade invernale di Vancouver. Edizione numero ventuno, la seconda organizzata in Canada dopo Calgary 1988. Da Torino a Vancouver, il trait d'union si chiama Giorgio Di Centa, trionfatore sotto la Mole nel 2006 nella 50 km a partenza libera, e portabandiera azzurro nella prossima kermesse olimpica. E' stato lo stesso presidente del Coni Giovanni Petrucci a darne l'annuncio ieri mattina, nel corso della presentazione dei palinsesti di Sky che seguirà in diretta l'intera manifestazione. «E' un sogno nel cassetto che si avvera - ha commentato Di Centa - ci speravo, anche perchè ricevere il tricolore dalla mani del Presidente della Repubblica dev'essere qualcosa di sensazionale. A 37 anni è una soddisfazione in più: ho chiuso nel 2006 con una medaglia d'oro al collo a Torino, ora guiderò la delegazione azzurra. Non posso chiedere di più dalla vita». Un fondista come portabandiera: l'ultima volta era accaduto 58 anni fa a Oslo con Fides Romanin. «Lo abbiamo scelto per il suo passato - ha dichiarato il presidente del Coni Petrucci - a Torino fu scelta un'atleta del ghiaccio (Carolina Kostner, ndr), stavolta ne abbiamo scelto uno della neve. In lizza c'era anche Zoeggeler, ma gareggiava il giorno dopo e non avrebbe potuto». L'appuntamento canadese, come sottolinea il capo delegazione Raffaele Pagnozzi, sarà l'occasione per cancellare lo zero nel medagliere dello sci alpino. «Il primo obiettivo è quello di conquistare una medaglia in queste discipline - ha annunciato il segretario generale del Coni - ci aspettano delle belle Olimpiadi, sarà un'edizione di dimensioni leggermente ridotte rispetto a Torino dove avevamo anche le squadre maschili e femminili di hockey e curling che non hanno ottenuto la qualificazione. In Canada avremo almeno 110 atleti, ci saranno 140 official compresi organizzatori, tecnici e medici al seguito».

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