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L'allenatore chiede più impegno alla squadra

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Esi riportava con effetti speciali la tifosissima battuta di Giampiero Boniperti: «Il massimo del calcio è battere nel derby il Torino al 91' e magari con un'autorete». Quando il Grande Milan di Ancelotti vinceva all'ultimo minuto, e anche l'Inter di Mancini lo imitava, si trattava di Squadre con Grande Personalità. Se lo fa la Roma, apriti cielo: critiche feroci, fin velenose, proprio come nelle ultime giornate di Spalletti, condannato a dimettersi perché nessuno accettava il vistoso calo di una squadra afflitta da problemi societari, da una campagna deficitaria e da una stanchezza congenita. Bello, era, giocare ai ritmi spallettiani, ma che fatica, soprattutto se non puoi dar fiato agli uomini più logori, come Perrotta, Taddei e Brighi. Ranieri raccoglie la pesante eredità (con la solidarietà di Spalletti) e annuncia che sarà tempo di sudore e lacrime; ma gli capita, dopo il pareggio disperato di Siena, storia da Ultimo Minuto, la...disgrazia di far fuori alla grande la Fiorentina di Prandelli - e Cesare a Roma è un mito, sulla parola - e tutti pensano che i giallorossi, voilà, son già guariti, evvai! Poi il pareggio di Palermo, col cuore in gola, e quello di domenica contro il Catania, all'ultimo respiro, ed ecco il bombardamento: passi indietro, illusioni svanite, squadra da rifare. Ma l'avete visto De Rossi, criticoni? Avete visto la furia di Siena, mentre al «Franchi» lo insultavano a sangue e lui segnava il prezioso pareggio, identica a quella di Catania, dove pure firmava il gol salvifico mentre al «Massimino», per via di quel calcio d'angolo inventato, si respirava l'aria velenosa dell'Etna? Poi, è vero, proprio Daniele, l'attuale condottiero della Roma, a fine partita ha confessato i difetti della squadra, ma non con il disfattismo poi esibito da presunti tifosi. In quell'Ultimo Minuto c'è il muscolo più attivo di questa Roma, il cuore, che vuol dire anche fede, solidarietà, professionalità, voglia di rinascere; ma c'e' anche uno dei momenti più emozionanti della Partita: una volta si chiamava - come dicevo - Zona Cesarini, Zona Boniperti, Zona Milan, Zona Inter. Nell'attesa di veder rinascere la Giallorossa a livelli tali da soddisfare anche gli ipercritici, chiamiamola Zona Roma. Basta che duri.

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