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Tennis, ecatombe italiani

Fabio Fognini

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Infatti dopo una serie deprimente e scoraggiante di dodici set perduti consecutivamente da Andreas Seppi, Simone Bolelli, Potito Storace e Fabio Fognini, Flavio Cipolla ha strappato il primo set al francese Julien Benneteau, numero 43 e quindi classificato 74 posti da vanti a lui, che è appena 117. Alla fine Cipollino ha dovuto arrendersi a un avversario più forte che tra l'altro era giunto ai quarti di finale nel recente torneo di New Haven e aveva tolto un set a Murray a Cincinnati. Chiaramente non si poteva chiedere a Cipolla di salvare il bilancio di questo torneo.  Preoccupano invece le quattro sconfitte in tre set dei nostri giocatori di punta. È vero che hanno tutti perduto (ad eccezione di Storace) contro avversari di migliore classifica ma il problema è proprio questo. Come mai il migliore italiano (Seppi) è soltanto numero 49 in classifica? Come mai un movimento che quantitativamente è tra i primi in Europa è così scarso in termini di classifiche e risultati? È evidente che abbiamo gravi problemi nel settore tecnico, che ha il compito di tradurre in risultati l'attività di base. Anche nel 2005 in Australia, avevamo avuto 5 giocatori eliminati al primo turno nel singolare maschile ma almeno i nostri avevano vinto quattro set, qui ci ha salvati Cipolla. Seppi ha accettato una sconfitta senza un moto di reazione a meno che non si voglia considerare tale la sorprendente rottura di una racchetta, Bolelli ha provato a reagire quando ormai era troppo tardi, Fognini ha perso male i primi due set (nel secondo ha commesso un doppio fallo sul 6 pari del tie-break) ma Nieminen si è dimostrato più giocatore di lui. Come al solito ci salvano le donne sperando che siano all'altezza delle nostre speranze e della loro classifica.

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