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Starace si arrende subito, Federer ok

Roger Federer

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Ci si lamenta che il programma della prima giornata dell'Open degli Stati Uniti non offra incontri e motivi di grande interesse. Si arriva a sospettare che sia stato un errore raddoppiare 8 anni fa il numero delle teste di serie nei tornei di Grande Slam, portandole da 16 a 32. Restringendo le maglie della rete è più difficile che venga alla ribalta un protagonista a sorpresa anche perché, almeno ad alto livello, le gerarchie sembrano ben definite come i risultati della stagione confermano. Infatti solo tre giocatori hanno vinto il singolare maschile nei 10 più importanti tornei del 2009 (quattro ciascuno Federer e Nadal, due Murray). Allargando la ribalta al ruolo di finalista si possono aggiungere solo tre nomi, Djokovic, Del Potro e Roddick. Difficile immaginare che il torneo possa essere vinto da un giocatore non compreso tra i primi sei. Meno chiara la situazione nel singolare femminile perché non sappiamo mai quanta voglia hanno ancora le sorelle Williams che però hanno sempre dimostrato rispetto per i tornei del Grand Slam. Tra i favoriti è stato Roger Federer ad andare in campo per primo. Lo ha preceduto sul campo centrale Kim Clijsters che pare abbia tutte le intenzioni di fare sul serio. Non so se tornerà tra le prime ma vale già un posto tra le top ten. Ne sapremo di più quando incontrerà al secondo turno la francese Mario Batoli. Bene Flavia Pennetta che ha superato agevolmente (6-0, 6-4) la rumena Gallovits. In quanto a Federer si è trovato di fronte un giovanotto americano, Devin Britton, che da junior era stato finalista in questo torneo l'anno scorso e che viene allevato all'accademia di Nick Bollettieri in Florida. Britton ha anche vinto i campionati universitari americani, un settore che oggi non produce più campioni perché all'età dell'Università si è già professionisti. Questo Britton non si è fatto intimidire né dal centrale di Flushing Meadows né dal suo illustre a avversario, ha giocato una buona partita ma Federer gli ha impedito di raggiungere il tie-break nel terzo set. È bastato il numero 161 della classifica, lo svizzero Marco Chiudinelli, a spegnere le scarse ambizioni di Potito Starace che viene a giocare questo torneo con lo spirito con cui un ammalato prende una medicina. Chiudinelli e forse lo stesso Starace saranno probabilmente riserve a Genova nel prossimo incontro di Coppa Davis (18-20 settembre).

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