
Franco Bovaio I brasiliani in campo aiutano il connazionale Leonardo in panchina e il Milan passa a Siena cancellando un mese pieno di dubbi e malumori per la cessione di Kakà e un pre-campionato deludente.

Manon è tutto oro quello che luccica, visto che nei 90' di Siena il Milan va a sprazzi. Malino nei primi dieci minuti, nei quali i toscani prendono il sopravvento. Meglio nella parte centrale del primo tempo, in cui è giustamente annullato per fuorigioco un gol di Pato, che al 29' segna l'1-0 su passaggio illuminante di Ronaldinho. Poi la luce si spegne di nuovo, complice la reazione del Siena, che al 34' raggiunge l'1-1 con Ghezzal, lesto a ribattere in rete una corta respinta di Storari sul diagonale di Jarolim. Il portiere rossonero, diventato titolare per caso, non dà molta sicurezza. Nella ripresa il Milan parte forte e già al 3' trova il 2-1 con Pato. L'assist è di Flamini, ma il passaggio da ricordare è quello con cui Ronaldinho smarca quest'ultimo dando il via all'azione. Come nel primo tempo il Siena reagisce, ma stavolta il Milan diventa operaio, stringe i denti e serra le file. Poi impegna Curci con una splendida rovesciata di Ronaldinho, il vero protagonista della serata. E non è un caso se il Milan si è risvegliato quando il suo campione è uscito dal letargo giocando alla Kakà. Come aveva chiesto a Berlusconi. Il finale è nervoso: al triplice fischio parte la caccia all'uomo - Pato e Ronaldinho - dei giocatori del Siena. Il modo peggiore di iniziare il campionato.
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