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Ma quale centravanti, adesso serve un difensore

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Cosaè intenzionata la famiglia Sensi per il futuro della Roma? Si dice che questo affare non sia sufficiente a ripianare il gap dei mancati introiti della Champions League. Per fare i conti terra terra, un benefit di 30 milioni di euro, che la cessione eccellente non può da sola ripianare. Ci sarà qualche altro sacrificio? Forse. Ma il punto - anche se questo non è uno scherzo - è un altro. Si continua a parlare del centravanti, dell'attaccante. Un obiettivo che la Roma insegue da anni. Legittimo che il tecnico lo chieda; doveroso che la società lo insegua, sempre che le finanze lo permettano. Eppure in questo grande ragionamento sfugge a molti, purtroppo, un dato semplice, semplice: lo scorso campionato la Roma ha incassato 60 gol. Una cifra pazzesca per chi possiede ambizioni da vertice. Eppure la quart'ultima difesa del campionato non sembra essere l'oggetto dell'ipotetico mercato di potenziamento giallorosso. Non solo. La scontata partenza di Panucci ha reso il reparto - se possibile - ancora più fragile. Senza contare che fino ad ottobre, il portiere titolare sarà Artur. Ora non serve un grande esperto di cose calcistiche per capire che qualcosa non stia funzionando nella programmazione della Roma che sarà. Accogliamo con attenzione i saluti di giubilo di Francesco Totti che dal Campidoglio, qualche giorno fa, ha - giustamente - elogiato tutto quello che la famiglia Sensi ha fatto per la Roma. Ma tra il passato che nessuno nega, ed un futuro molto ambizioso - un altro scudetto, il sogno di Totti - c'è un presente che pare sfuggire al controllo della società. Perché che ci siano pochi soldi, lo si è capito da tempo; che le cordate molto ambiziose a parole, nei fatti sono quasi scomparse; che reggere il confronto con l'Inter o con la Juventus, al momento, è cosa impossibile. Eppure, viene da chiedersi, come mai il discorso difesa sfugga al controllo dello staff tecnico, non venga affrontato - anche solo a parole - dalla società. È un sintomo preoccupante. Il segno che non si ponderano con sufficiente attenzioni gli errori (tanti, troppi) della passata stagione. Parte degli addetti ai lavori si continua a parlare, con intensità e coraggio Ma come si come si dice da queste parti - e alla Roma dovrebbero saperlo tutti - le chiacchere stanno a zero.

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