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Il capitano: «Volevo segnare altri gol»

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Tottie De Rossi dimostrano sul campo quanto conta essere romani se indossi la maglia giallorossa. Un attaccamento unico, a tal punto che Totti ha storto il naso quando Spalletti lo ha sostituito subito dopo il terzo gol. «È vero, non volevo uscire dal campo - ammette il capitano - avevo scommesso con Andreazzoli (un collaboratore di Spalletti, ndr) che sarai arrivato a trenta gol europei: mi è dispiaciuto, ma accetto la scelta di Spalletti». Dopo i cinque «pallini» al Gent è salito a quota 28 e ci aveva preso gusto. «Abbiamo segnato io e De Rossi - prosegue Totti - e questo dimostra che c'è ancora tanta romanità nella squadra. Mi dispiace che sia partito Aquilani: gli faccio i miei auguri». Sul cammino europeo: «Se continuiamo con questo spirito potremmo davvero arrivare in fondo». De Rossi gli fa eco: «Dopo aver rischiato in avvio, è andato tutto come previsto. Mi sento meglio rispetto alle ultime stagioni - spiega il centrocampista - la romanità? È importante, non è facile trovare in giro squadre con tanti giocatori del vivaio. Aquilani per noi è una grossa perdita». Spalletti è soddisfatto. «Ho visto una squadra tonica e ordinata. Totti? Sa tirar fuori il colpo vincente in qualsiasi momento - aggiunge il tecnico - si sta allenando con grande continuità e nel calcio questo ha un valore assoluto. Aquilani? Gli farà bene andare lì, a noi dispiace non poter godere della sua crescita. Per gli acquisti ora non facciamoci prendere dalla frenesia: vanno presi quelli giusti». Chiusura con Motta, che dovrebbe essere chiamato da Lippi per l'amichevole del 12 agosto con la Svizzera. «Se dovesse arrivare la Nazionale sarebbe il massimo» dice il difensore.

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