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Arnaldo Baroni Cento vittorie, tante sono quelle di Valentino Rossi nel Mondiale, con quella conquistata ieri nel gran premio d'Olanda.

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Centodi questi giorni, Rossi che al termine della gara ha voluto ringraziare (lui) chi in questi anni gli è stato vicino: «Sono contentissimo, è un traguardo importantissimo e in questo momento sono io a voler ringraziare tutte le persone che in questi anni mi sono stati accanto e senza le quali queste 100 vittorie non sarebbero state possibili: la mia famiglia, i miei amici e tutto il team». Tagliato il traguardo Rossi ha baciato a lungo la sua Yamaha M1, poi si è fermato lungo il percorso e insieme ai fedelissimi del fans club ha srotolato uno striscione con sopra le 99 foto delle 99 vittorie. Mancava solo la foto della centesima, ma non ce n'era bisogno, per quella Rossi aveva appena terminato le riprese di un intero film. Rossi poi scappa e con in mano la bandiera bianca con su scritto «100» sale sul podio per una festa tutta per lui. «Questa vittoria è stata speciale - continua - in genere non vado mai in fuga ma cerco sempre il duello corpo a corpo, qui invece ho capito che avevo del margine e sono andato via. Io mi sento a posto e dopo le ultime modifiche anche la moto è migliorata. Adesso dobbiamo rimanere concentrati perché non c'è un attimo di respiro e tra 7 giorni c'è Laguna Seca dove lo scorso anno siamo andati bene». La gara della MotoGP ha esaurito il suo interesse in pochi giri, cioè fino a quando Rossi non si è liberato della Ducati di Stoner cominciando a imporre un ritmo forsennato a cui nessuno ha resistito. Unico ad aver tentato di recuperare su Rossi è stato il compagno di squadra, Lorenzo, che però a 10 giri alla fine ha ceduto, sfiancato dal ritmo di Valentino. Lo spagnolo si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio, davanti alla Ducati di Stoner. «Ho completamente sbagliato la partenza - racconta Lorenazo - ma penso che contro Valentino oggi sarebbe stata veramente difficile. Faccio i miei complimenti a Rossi per le 100 vittorie, un traguardo neanche immaginabile per me». Lodevole il 3° posto di Stoner, ancora alle prese con fortissimi disturbi intestinali, gli stessi di 15 giorni fa in Spagna. Quarta posizione per Edwards, davanti a Vermeulen, Toseland, De Puniet, Hayden e Capirossi: il pilota imolese ha lottato tutta la gara per la sesta posizione ma un contatto all'ultima curva con Elias lo ha penalizzato: «Sono cose che ci possono stare - commenta salomonico Capirossi che poi aggiunge - voglio fare i miei sinceri complimenti a Rossi, che sta dimostrando di essere un campione unico». Nella 250 vittoria per il giapponese Aoyama che ha concluso davanti allo spagnolo Barberà e al nostro Simoncelli, che a fine gara ha commentato così la sua prestazione con malcelata polemica verso Barberà: «Ho avuto dei problemi con le gomme, però alla fine il bilancio della gara lo considero abbastanza positivo. Anche oggi abbiamo rischiato di farci male, ma Barberà sembra che riesca a guidare solo in maniera aggressiva: io sono stato punito per molto meno in occasione della gara del Mugello, si usano sempre 2 pesi e 2 misure». Caduta, invece, per Bautista che all'inizio dell'ultimo giro ha tamponato proprio Aoyama con il quale stava lottando per la vittoria. Nella 125 vittoria per lo spagnolo Gadea davanti al compagno di squadra Simon e all'inglese Smith, quarto Iannone. Ottava posizione per Simone Corsi autore di una buona prestazione, sicuramente la migliore dell'anno, sintomo che il ritorno al team Fontana ha fatto bene al pilota romano. Prossimo appuntamento, ma solo per la MotoGP, tra sette giorni sul circuito di Laguna Seca per il gran premio degli Stati Uniti.

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