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I romani «abbracciano» il Gp all'Eur

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Idati fatti registrare da un'indagine Ispo conclusasi proprio ieri, ha mostrato il cambio di direzione dei romani sull'evento che dovrebbe coinvolgere la capitale a partire dal 2011 o dal 2012. Il numero rilevante riguarda i «favorevoli» al Gp di Roma che sono saliti al 64%. È bastato un primo incontro con i comitati (quello dell'Eur in testa), servito per spiegare chi, come e cosa interesserà il quartiere a sud-ovest della capitale, per spalancare le porte dell'ottimismo popolare. La gente ha capito quanto possa portare in fatto di riqualificazione del quartiere e in posti di lavoro, un evento della portata di un Gran Premio cittadino. Cala invece il numero dei contrari, così come quello dei «non so», a dimostrazione del grande lavoro fatto da Flammini in fatto di comunicazione. E proprio il dato degli indecisi, che era al 4%, si è dimezzato fino alla soglia del 2%. L'idea generale è comunque che il Gp di Roma si debba fare, perché in ogni caso porterà almeno un aumento dell'occupazione sul territorio: e nella scelta tra disagio e «lavoro» i romani non hanno dubbi scegliendo l'occupazione. E non è un caso se anche gli scommettitori ci credono. Roma è un pole position tra i circuiti cittadini del futuro: la quota è 1,80 contro i 4,30 di parigi e 12 di Londra. Intanto Flammini lavora al «tavolo» politico già avviato in via virtuale il giorno della presentazione del progetto in Campidoglio. «Dovrà essere il Gran Premio di tutti - ha detto ieri Flammini - del Comune, della Provincia, della Regione e che dovrà trovare riscontro in tutte le sedi istituzionali. Monza? Ho già parlato a lungo con il sindaco di Monza che ha capito perfettamente com'è la situazione. Noi li possiamo aiutare, possiamo diventare un traino anche per loro perché non siamo affatto in competizione: anzi. Uniti si può diventare più grandi». Ne è convinto anche il sindaco Alemanno che ieri è tornato sul Gp di Roma. «Abbiamo calcolato che la candidatura della Capitale come sede del Gran Premio - ha detto il primo cittadino - potrebbe portare un indotto di un miliardo di euro all'anno, una ricaduta estremamente considerevole. Per questo dobbiamo fare in modo che questa candidatura vada in porto e non diventi oggetto di sfida tra favorevoli e contrari».Tiziano Carmellini

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