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Panchine calde effetto domino

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{{IMG_SX}}Panchine a effetto domino. Caduta la prima tessera, tutto il resto si mette all'improvviso in movimento facendo crollare quel clima di attesa che avrebbe altrimenti regnato da qui alla fine del campionato. L'esonero di Ranieri dalla panchina della Juventus riapre scenari finora mai chiusi e a Roma ripartono le sirene bianconere per uno Spalletti tutt'altro che sereno a Roma. La soluzione Ferrara per la Vecchia Signora è palesemente d'emergenza e che difficilmente potrò trovare riscontro nel futuro: anche per gli impegni «azzurri» dell'ex difensore bianconero. Suggestivo quindi lo scenario che potrebbe addirittura portare a uno scambio di panchine tra Ranieri e Spalletti: soluzione che sarebbe gradita alla Juventus che altrimenti dovrebbe pagare l'anno di contratto «tagliato» all'ex tecnico: un milione di euro. Il problema semmai è che Spalletti guadagna esattamente il doppio di Ranier (2 milioni netti a stagione) e che è legato per altri due anni alla Roma. E qui si apre l'altro versante perché è quasi certo l'addio del tecnico di Certaldo qualora dovessero restare alla guida della società giallorossa i Sensi: nonostante i segnali di riavvicinamento, dovuto probabilmente pìù alla volontà di tenere unito il gruppo per provare ad andare almeno in Uefa, che ad altro. L'insofferenza del tecnico è ormai noto, stanco anche dell'ambiente capitolino che, secondo lui, lo avrebbe ormai preso di mira (?). Il terzo incomodo era e resta Antonio Conte che per andare sulla panchina della Juventus farebbe carte false: anche troppo, al punto che le ultime dichiarazioni non sono per nulla piaciute a Bari. Altro nodo del tecnico del neo-promosso Bari è di natura tecnica: a Conte non piacerebbe Diego, ultimo colpo del mercato bianconero, ma questo problema sarebbe facilmente risolvibile. E proprio per questo ieri pomeriggio si è svolto un incontro, definito «interlocutorio», tra il tecnico e la società pugliese. In serata dall'ufficio stampa della società hanno fatto sapere che «l'incontro sarà ripetuto a stretto giro». L'altro colpo a sorpresa potrebbe essere Delio Rossi. L'allenatore della Lazio, che difficilmente troverà l'accordo con il presidente Lotito per un contratto che andrà in scadenza tra un mese e del quale non si è ancora parlato: mai. L'allenatore biancoceleste ha palesato più volte il suo disappunto per il protrarsi dell'attesa e ha già detto che comunque lui il prossimo anno allenerà: difficile a questo punto che si tratti ancora della Lazio nonostante i successi al derby e in coppa Italia. E a Formello cosa succederà? Le ultime danno anche lì il solito Ranieri, ormai scheggia impazzita di questo fantamercato che coinvolge tecnici e non giocatori. L'ex juventino sarebbe gradito al numero uno biancoceleste: c'è stima reciproca. Così per Spalletti, almeno che non decidesse di star fermo un anno e rinunciare a parte dei soldi (ma qui si apre il fronte degli stipendi del suo staff che la Roma non vorrebbe pagare), sarebbe proprio quella bianconera l'unica opportunità per restare ad allenare in Italia. Si è praticamente chiusa infatti la storia di Ancelotti al Milan e ormai tutti danno il tecnico sulla panchina del Chelsea. Non a caso il tecnico rossonero domenica scorsa è volato a Londra ad incontrare Abramovich con il quale avrebbe già raggiunto un accordo di massima per un contratto di quattro anni a 6.5 milioni a stagione: non pochi, visto che ora al Milan ne guadagna 5. E proprio l'ingaggio faraonico proposto dal magnate russo, oltre alle prospettive di un Chelsea forgiato per provare a vincere la Champions, sono i deterrenti per un passaggio di Ancelotti alla Roma: scelta che sarebbe dettata dal cuore e dalla voglia di tornare a vivere nella capitale. Il nome nuovo, ormai nemmeno tanto, è quello di Marco Van Basten: pupillo di Berlusconi che lo ha definito «come un figlio». Domenica sera l'olandese ha cenato in un noto ristorante di Milano con Tassotti e Filippo Galli. «Van Basten era qui solo per giocare a golf» ha detto rassicurante l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ai microfoni dei cronisti ieri, ma è evidente come le due parti abbiamo voluto incontrarsi per pianificare il futuro. Salta così l'ipotesi di Allegri che in molti avevano già dato sulla panchina rossonera.

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