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Fare chiarezza sul tecnico Amelia, bugia per l'Europa

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Nonc'è tempo da perdere, è arrivato il momento di fare chiarezza sul futuro. L'attendismo esasperato di Lotito spesso ha sortito gli effetti sperati, stavolta però appare inspiegabile non incontrare Rossi per decidere chi sarà il tecnico della nuova Lazio. Anche perché ormai la stagione è finita anche se restano due partite inutili da qui fino al 31 maggio. La vittoria della Coppa Italia, il ritorno in Europa dopo solo un anno di assenza, la certezza di giocare la finale di Supercoppa l'8 agosto a Pechino dovrebbero spingere il presidente ad accelerare i tempi per il confronto con l'allenatore che da quattro anni guida la sua squadra. A meno che Lotito non sia già al lavoro con il nuovo allenatore all'insaputa di tutti, ma allora perché continuare a spendere parole dolci per Delio? Non sarebbe meglio spiegargli che la scelta ormai è stata fatta consentendo al tecnico di cercarsi un altro club? Tutto troppo facile per Lotito che aspetta prima di sciogliere il nodo più importante per pianificare la prossima stagione. Ieri a Palermo è arrivata la diciassettesima sconfitta abbastanza prevedibile dopo i festeggiamenti della scorsa settimana. Peccato che anche stavolta, come è successo spesso in questo campionato, ha avuto un ruolo determinante l'arbitraggio. L'incerto Russo di Nola prima ha concesso un rigore molto generoso a Miccoli poi a metà ripresa non si è accorto del gol del pareggio segnato da Zarate, entrato qualche minuto prima al posto del giovane Mendicino. L'assistente ha sbagliato, il povero Maurito ha provato a convincere Amelia a confessare di aver preso il pallone dopo che aveva varcato la linea di porta. Niente fair-play ma solo una bugia che però può valere un posto in Europa. E alla fine l'argentino ha rimediato anche un cartellino giallo.

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