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Brawn, oggi la sentenza

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«Legalizzare»definitivamente Brawn, Toyota e Bmw o tornare indietro, dichiarare nulli i risultati dei primi due gran premi e bandire l'uso dei diffusori «illegali». La Corte d'Appello della Fia si è riunita ieri per prendere una decisione che, probabilmente, può cambiare il volto della stagione della Formula Uno. L'attesa per la sentenza, che sarà resa pubblica soltanto oggi, è quindi molto più fremente della tensione per una gara. L'organo collegiale della Fia ha dovuto valutare l'ammissibilità del ricorso presentato da Ferrari, Bmw, Renault e Red Bull contro gli «estrattori di flusso» montati dalle tre scuderie rivali. Questi elementi aerodinamici, a detta del Cavallino, tradirebbero lo spirito delle nuove regole volute dalla Fia per la stagione 2009. Sfruttando le «zone grigie» del regolamento, Brawn & Co. avrebbero creato per le loro monoposto un «effetto suolo» che permetterebbe di guadagnare circa mezzo secondo al giro. La discussione è durata otto ore e mezza. Difficile capire qualcosa dal volto dei giudici. Ross Brawn si è detto fiducioso sull'esito della sentenza. «Sarei sorpreso - ha detto il capo della ex Honda - se la Corte d'appello giudicasse su aspetti tecnici, tra l'altro molto complessi. Non si può essere ottimisti al 100%, ma spero che il senso comune prevalga». Anche le scuderie che hanno promosso il ricorso si sono preparate a un'eventuale «assoluzione» da parte della Fia. Sono stati allestiti dei gruppi di lavoro per montare anche sulle proprie monoposto i contestati diffusori. In ogni caso non si tratterà di un'operazione semplice: occorreranno sostanziali modifiche al retrotreno delle auto e le novità difficilmente potranno essere portate in pista prima di Barcellona, quinto gp della stagione. Da registrare, infine, anche l'ennesima puntata del caso McLaren. La Fia, infatti, ha chiesto alla Bbc la trascrizione dell'intervista concessa all'emittente da Martin Whitmarsh, team principal delle «Frecce d'argento». Le parole di Whitmarsh potrebbero chiarire ulteriormente quanto accaduto in occasione del sorpasso di Trulli ai danni di Hamilton nel Gp d'Australia. La McLaren era già stata «cancellata» dalla classifica finale di Melbourne ma, stando alle parole di Bernie Ecclestone, adesso rischierebbe addirittura l'esclusione dal Mondiale.

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