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A Firenze l'ultimatum per il tecnico

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Gli ultimi due rovesci, innegabilmente pesanti, hanno prodotto a Formello una prevedibile contestazione, per altro numericamente contenuta e, tutto sommato, civile nei toni. Anche perché si delinea, per Delio Rossi, una sorta di ultimatum, la scadenza fissata per la trasferta di Firenze, scomoda. Però è giusto che i tifosi considerino come la pressione non produca effetti costruttivi se rivolta a giovani che già, in trasferta, hanno mostrato qualche limite di personalità. Oggi il primo anticipo vede la risorta Udinese cercare conferme al San Paolo di Napoli, dove troverà una squadra più arrabbiata che delusa. L'allucinanante vicenda di Mannini (e Possanzini) merita reazioni e strategie ben diverse da quel quarto d'ora di ritardo sull'inizio, francamente del tutto velleitario, Coni e Federcalcio hanno il dovere di mobilitarsi per arginare gli isterismi svizzeri, purtroppo con qualche contributo di casa nostra, si parla di ispettori permalosi e vendicativi. Grandi motivazioni per il Napoli, dunque, ma anche per la serata della Juventus, scottata a Udine da una grande prestazione dei friulani, troppo prolungata una crisi dificile da spiegare. Non un cliente molto comodo, per un pronto rilancio delle ambizioni di altissimo livello, il Cagliari è in serie positiva e sta offrendo risultati che non sono figli del caso, ma puntualmente confortati da apprezzabili livelli tecnici e spettacolari. La Juve, che ha perso per strada tanti pezzi importanti, ha fatto ampiamente il suo dovere, finora, adesso comincia a recuperare qualche protagonista, ha l'occasione per limare, almeno per il momento, un gap allarmante. Per domani, l'addio a Panucci complica la vita alla Roma, si tenta di individuare un sostituto attendinile. Per ora bloccata la trattativa con l'Udinese per Motta, buon prospetto anche se non un centrale, sembrava tutto fatto, la solita corsa al risparmio ha imposto il freno a mano.

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