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Inevitabile esonerare l'allenatore

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Il che, alla fin fine, dovrebbe facilitare l'azione per provi rimedio. A costo di fare la figura del trombone, mi permetto un piccolo «copia e incolla» per riproporvi quanto scrissi su «Il Tempo» due mesi fa: «Amici laziali, ormai ci sono pochi dubbi. Il giocattolo s'è rotto (omissis). I fatti ci dicono che tutto è cominciato quando Rocchi è guarito. Prima, con Rossi obbligato ad affidarsi alla coppia Zarate-Pandev, le cose andavano a meraviglia. Dopo, invece, sono cominciate le discussioni sul tridente e, in parallelo, i casini fuori campo e le disfunzioni in campo». Considerazioni avvalorate dal pateracchio di ieri, emblematico nel sintetizzare in meno di un'ora la summa dei problemi biancocelesti. Il tridente è figlio dell'incapacità di Delio Rossi di gestire il conflitto fra la passione personale per Pandev, quella lotitiana per Zarate e la potenza mediatica di Rocchi, col risultato che l'esangue centrocampo biancoceleste - specie quando latita Ledesma - non protegge adeguatamente una difesa già deboluccia di suo e resa colabrodo dall'inusitata scarsezza del portiere Carrizo. Il nodo è questo, e se, come ormai pare appurato, Rossi non è capace di scioglierlo beh, allora ci deve pensare Lotito. Anche a costo di dover pagare due allenatori anziché uno solo.

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