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Brozzi porta la Roma in tribunale

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Decisivi gli attriti con Spalletti col quale i rapporti erano da tempo logori

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I titoli di coda sono passati ieri quando la Roma ha diffuso un comunicato stampa in cui lo sollevava dal suo impiego. «L'A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver risolto il proprio rapporto di consulenza professionale con il Dott. Mario Brozzi, quale Responsabile Sanitario della Società, con effetto a decorrere dalla data odierna - si legge in una nota - l'A.S. Roma desidera ringraziare il Dott. Brozzi per l'opera professionale svolta ed il lavoro profuso durante il periodo di durata della propria collaborazione». A Torino la squadra sarà seguita dagli altri due componenti dell'attuale staff, Pengue e Affinito. Nei prossimi giorni tornerà come responsabile Stefano Del Signore che ha lavorato fino alla scorsa stagione con Brozzi e, dicono, goda della stima di Spalletti. Nel pomeriggio sono state Silvia e Maria Cristina Sensi, sorelle di Rosella, a consegnare la lettera di licenziamento al medico negli uffici di Villa Pacelli. Il suo contratto scadeva nel 2010. Tra l'ormai ex responsabile sanitario e l'allenatore i rapporti sono stati sempre tesi. L'uno demandava l'altro, scaricando le responsabilità. «Gli allenamenti sono troppo duri» sosenteva il dottore, «i recuperi sono lenti», ribatteva l'altro. Mai come quest'anno, la serie di infortuni a catena è andata avanti senza soste e non sempre ha trovato una spiegazione plausibile. Ultimamente alcuni giocatori si sono rivolti altrove (tra questi Aquilani) per curarsi e Brozzi quasi non parlava più con Spalletti. L'utimo «caso» alla vigilia della gara con la Sampdoria con il tecnico toscano che riferendosi a Menez ha dichiarato, «Ha un problema serio e non sarà convocato» salvo poi vederlo regolarmente in allenamento poche ore dopo e in campo sul finire dell'incontro. E che dire di Doni che si porta dietro un problema al ginocchio dallo scorso anno? Sarebbero stati proprio il prolungarsi dell'infortunio del portiere e l'ultimo caso di Vucinic (per lui si parla di lesione muscolare, addio Torino) le gocce che hanno fatto traboccare il vaso. La società ha capito che c'era bisogno di una svolta, ma la decisione di ieri ha sorpreso un pò tutti a Trigoria. Che qualcosa non andasse tra i due si era capito da tempo, ma per un fattore di riconoscenza si è aspettato fino a ieri prima di chiudere i rapporti. In fondo Brozzi le sue dimissioni le aveva date il 14 agosto del 2007 dopo l'infortunio a Juan nel corso del riscaldamento prima dell'amichevole contro la Juventus. Pare che il medico avesse detto di non rischiarlo ed invece Spalletti lo voleva vedere all'opera. La società allora avera respinto le dimissioni rinnovando la fiducia, ma da quel momento il medico ha vissuto da separato in casa. L'ultimo anello di congiungimento era il presidente Sensi, ma una volta scomparso lui, dare il benservito al dottor Brozzi è stato più facile. Era legato al numero uno giallorosso, al cognato Luciano Fioravanti. Il medico è stato uno degli artefici del memorial a lui dedicato. Recentemente Brozzi era stato anche multato di 1200 euro per aver parlato con la stampa. Separati in casa, dicevamo. Nonostante le dichiarazioni di facciata. «Siamo due anime in un nocciolo» le parole di Spalletti ad inizio stagione. Che è sempre stato abituato dai tempi di Empoli ad avere un medico di sua fiducia. Adesso lo riavrà.

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