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La Protopapa e il suo anno indimenticabile

Paola Protopapa

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{{IMG_SX}}"Credo in quello che faccio, amo il mio sport e ci metto l'anima sempre. Questo è il mio segreto". Poche parole, chiare e sincere, che raccontano esattamente lo stato d'animo di Paola Protopapa, oro alle Paralimpiadi di Pechino nel canottaggio e atleta premiata mercoledì scorso presso il Salone d'Onore del Coni con il prestigioso Collare d'Oro al Merito Sportivo. Un 2008 che sta per finire che le ha regalato davvero tante gioie e soddisfazioni. Tempo di bilanci, dunque, per Paola, tesserata al circolo Canottieri Aniene, una romana che porta alto il nome della città in giro per il mondo. «Quando si vince una medaglia o quando arriva un premio come questo - continua Paola - è sempre un'emozione e vieni ripagato così di tutto il lavoro, gli sforzi e i sacrifici che noi atleti facciamo durante l'anno. Per me è un onore rappresentare l'Italia, i suoi colori e riuscire a salire sul podio per una medaglia è motivo di grande orgoglio, perché credo fortemente in questi valori. Ma soprattutto penso che la cosa più importante sia il fatto che le medaglie rappresentino una vetrina essenziale per gli sport di base, un mezzo per dare maggiore visibilità al mondo dei disabili e riuscire in qualche modo ad uscire dalla distinzione che non amo assolutamente tra atleti olimpici e paralimpici. Siamo atleti, ci si allena per dare il meglio, la preparazione è la stessa e spero di essere di esempio a molte persone di come si possa fare sport ed essere normali anche nella diversità. Vincere è bello, amo il canottaggio, però vorrei sottolineare che c'è un prezzo molto alto da pagare. Ho dovuto preparare le Olimpiadi nelle mie giornate di ferie prendendomi così nove giorni, che poi mi verranno sottratti in futuro quando dovrò cominciare a pensare agli allenamenti per il prossimo impegno di Londra 2012. Questo mi dispiace, perché vorrei meno discorsi astratti sull'importanza dello sport e più fatti tangibili per venire incontro alle esigenze di noi atleti. Ecco, per il 2009 l'augurio è quello di riuscire a divertirmi un po' di più con lo sport, che migliori la situazione e di guarire con il braccio, visto che mi sono operata da poco per un trapianto di osso».  

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